“Immobile”. Quando si vuole definire con un solo aggettivo la situazione del mercato –appunto– immobiliare, il rischio di cadere in un facile gioco di parole è dietro l’angolo. E però “immobile”, inutile nasconderlo, è la parola più appropriata per descrivere lo scenario di questi ultimi mesi. Lo sanno bene gli operatori del settore, lo sa bene chi vuole vendere o comprare casa, lo sa bene chi chiede di aprire un mutuo (e lo sanno le banche che, questi mutui, devono decidere se concederli o meno). A certificare quello che tutti sanno, poi, arrivano i numeri. Quelli dell’Istat, gli ultimi diffusi alla fine di settembre e messi insieme sulla base delle convenzioni contenute negli atti notarili, hanno fotografato la situazione del primo trimestre 2012 e ci restituiscono l’immagine di un mercato congelato: -17,2% delle compravendite residenziali, -11,8% delle compravendite commerciali. Tendenza che si presenta in modo omogeneo in tutta Italia, sia nei grandi centri che in quelli piccoli. Un vero e proprio tracollo ha riguardato l’accesso al credito. Nel primo trimestre 2012 i mutui (92.415 in totale) sono diminuiti del 49,6% rispetto al primo trimestre 2011. In pratica, si sono dimezzati. In particolare, i mutui con costituzione di ipoteca immobiliare (64.116) hanno registrato una flessione tendenziale del 39,2%, quelli non garantiti da ipoteca immobiliare (28.299) sono diminuiti del 63,6%.
Dall’Agenzia del Territorio, che conteggia gli atti di compravendita depositati presso i suoi uffici, non vengono prospettive molto diverse: per il secondo trimestre 2012 parla di una diminuzione totale delle compravendite del 24,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-25,3% se si guarda al solo settore residenziale). D’altra parte, se manca il credito, nemmeno il lieve calo dei prezzi degli immobili, che comincia solo ora a manifestarsi e che per fine 2012 è previsto fra il 7% e il 9%, potrà far ripartire le compravendite nel breve periodo. L’altra faccia della medaglia è che le locazioni mostrano una buona tenuta: la domanda di coloro che non riescono ad accedere al credito per acquistare casa alimenta il mercato degli affitti. “Affitto o mutuo?” una volta era il piccolo dilemma di chi cominciava una vita indipendente; ora, per tante persone, la scelta non c’è, la soluzione è obbligata: affitto. Perché, per il mutuo, non ci sono le condizioni. È in questo quadro ingessato e con scarse prospettive di miglioramento che la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e Ance Varese hanno provato a far muovere qualcosa. Proseguono, ormai quasi da un anno e mezzo, a proporre Merito Casa, la soluzione pensata per chi non ha da parte il piccolo capitale per l’acconto del mutuo ma vuole capitalizzare l’affitto della casa. L’idea di Bcc e Ance è diventata una tendenza per il mercato immobiliare: molto praticata all’estero, quella dell’affitto con riscatto è un’opzione che in Italia non ha mai preso piede. La Bcc ha provato a rivedere ed ampliare la formula, inserendo la sua mediazione e la sua copertura assicurativa. Ha avuto successo e ora ci sono perfino i primi “tentativi di imitazione”. «Quando, lo scorso anno, abbiamo lanciato Merito Casa –conferma il presidente della nostra Bcc Roberto Scazzosi– eravamo fra pochissimi se non gli unici a proporre questa soluzione; vedo che l’intuizione ha avuto un seguito, tanto che la formula dell’affitto con riscatto sta diventando una delle più utilizzate. Siamo una banca locale e abbiamo studiato un progetto con un’associazione attiva su territorio come Ance Varese per venire incontro a un bisogno, quello della prima casa che, complice la crisi, è sempre più difficile soddisfare per i giovani». Le iniziative pionieristiche come queste hanno bisogno di un po’ di rodaggio prima di arrivare a regime. Non tanto per la ricettività del mercato e dei potenziali acquirenti, che erano pronti, quanto per il lavoro iniziale necessario a mettere insieme un buon numero di immobiliaristi e costruttori disposti a cogliere la sfida. Lo conferma Luca Barni, direttore generale della Bcc: «Il progetto, messo a punto all’inizio dell’anno scorso, ha avuto una partenza soft: i primi clienti interessati all’operazione sono arrivati nell’estate del 2011, ma è stato con l’inizio del 2012 che abbiamo avuto l’impennata, con una decina di persone circa che, in un mese e mezzo, hanno chiesto alla Banca la pre-delibera per accedere al mutuo.
È stato quando abbiamo arricchito il catalogo delle proposte immobiliari e l’abbiamo pubblicato sul sito della Bcc che la risposta dei privati è arrivata». Attualmente sulla homepage del sito www.bccbanca1987.it si possono tro – vare gli elenchi delle case proposte dalle imprese clienti Bcc e da quelle associate ad Ance Varese, in tutto una quindicina di realtà che opera – no nel territorio dell’Altomilanese e del Varesotto. A disposizione dei clienti Merito Casa ci sono oggi una settantina di operazioni immobiliari, mentre il totale delle unità abitati – ve disponibili supera il centinaio. I comuni interessati dall’operazione sono al momento 24. Molto varia la tipologia delle case: le proposte più frequenti (e più richieste) riguardano i bi/trilocali da 60-100 metri quadri, e cioè le soluzioni più appetibili per il target d’elezione di Merito Casa, che è composto da chi vuole concre – tizzare il sogno della prima casa e magari mettere le fondamenta di una futura famiglia. Una delle persone che hanno già sperimentato con soddisfazione i vantaggi di Merito Casa è Alberto Blumetti, di Arconate, cliente del Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate. «Sono venuto a conoscenza di Merito Casa –rac – conta– tramite l’agenzia immobiliare alla quale mi ero rivolto assieme alla mia compagna. L’appartamento che ci interessava rientrava fra gli immobili proposti con questa formu – la, che ci era stata presentata dall’a – genzia come un “affitto con riscatto”, e che conoscevamo già perché adot – tata anche da alcune cooperative. Ci siamo però resi subito conto che si trattava di una proposta molto più complessa. Per la prima volta entrava in gioco un istituto di credito e si poteva ritagliare una soluzio – ne perfetta per le nostre esigenze». Dopo cinque anni di vita in affitto, Alberto Blumetti da tre mesi vive già nella casa di cui intende diventare proprietario al termine del periodo di affitto che trasformerà in acconto per il mutuo. E ci è riuscito anche in tempi piuttosto rapidi: «Tutto l’iter è durato circa sei mesi e già da tre viviamo nella nostra nuova casa». Gli sforzi della nostra Banca per far conoscere Merito Casa sono costan – ti. Un appuntamento da non man – care, fra le fiere di settore, è Casa in Piazza, la Borsa immobiliare di Varese e provincia che attira ogni anno oltre 3.000 visitatori nell’ultimo weekend di ottobre. Secondo i dati degli organizzatori, il ritratto-tipo del visitatore era una coppia giova – ne, con entrambi i componenti di età compresa fra i 25 e i 40 anni (49% dei casi), alla ricerca della prima casa, tipicamente un trilocale o di una villetta singola (86% dei casi): proprio la tipologia di acquirente ideale per il prodotto Merito Casa.
A Casa in Piazza, ha ricordato Renato Scapolan, presidente della Camera di Commercio di Varese nella cui sede si è tenuta la fiera, «non si vendono solo immobili, qui si vende la qualità della vita che nella nostra provincia ha un valore aggiunto». Ecco quindi il senso della presenza della nostra Bcc alla manifestazione. Allo stand della nostra Banca i futuri acquirenti hanno potuto farsi spiegare tutti i dettagli di Merito Casa e, per tutta la durata della fiera, hanno potuto godere di condizioni particolarmen – te favorevoli: per esempio, per un mutuo trentennale di 100mila euro, lo sconto proposto alla fiera poteva arrivare sino a 5mila euro.