Approvata la Carta europea della disabilità in Italia. Cosa cambia per chi è fragile.

Consente l'accesso agevolato a beni e/o servizi”, può essere rilasciata a determinate categoria, come gli invalidi civili con determinate percentuali, i ciechi e sordi, permette di avere delle agevolazioni

Pubblicato in Gazzetta il decreto che introduce la Carta europea della disabilità in Italia, Anief: la aspettavamo, ora si passi alla salvaguardia dei diritti a partire dalla Scuola

Diventano ufficiali i criteri per il rilascio della Carta europea della disabilità in Italia: le norme, previste dal DPCM del 6 novembre 2020, sono state pubblicate dal Consiglio dei Ministri nella Gazzetta Ufficiale n. 304 del 23 dicembre 2021. Il decreto della presidenza del CdM disciplina, assieme ai criteri per il rilascio della Carta europea della disabilità, anche le modalità per la realizzazione, la distribuzione e lo sviluppo della medesima che sarà rilasciata dall’INPS. I destinatari della Carta sono coloro che appartengono alle categorie citate nell’allegato 3 del decreto del Presidente delConsiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159.

“Si tratta di un documento – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che allinea l’Italia all’Europa e di questo dobbiamo esserne orgogliosi, perché permette di agevolare chi è in condizioni fisiche o psichiche svantaggiate. Ma questa Carta a nostro modo di vedere ha anche un altro significato: quello di sancire l’esistenza di milioni di disabili, i cui diritti continuano a non essere considerati. Quello che accade nella scuola, dove spesso non si assegnano le ore di sostegno decise dall’equipe medico-pedagogica, non si assumono in ruolo i docenti che fanno didattica speciale e si fa cassa sistematicamente sul sostegno ai disabili negando organici adeguati, è l’emblema di un sistema politico-amministrativo che deve cambiare”.

La Carta europea della disabilità in Italia, che “consente l’accesso agevolato a beni e/o servizi”, può essere rilasciata a determinate categoria, come gli invalidi civili con determinate percentuali, i ciechi e sordi, permette di avere delle agevolazioni da “attivare – si legge nel testo del decreto approvato – mediante protocolli d’intesa o convenzioni tra l’Ufficio per le politiche a favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri e soggetti pubblici o privati, coerenti con i requisiti e le finalità dell’iniziativa”. Chi volesse avere maggiori informazioni può farlo collegandosi con “il sito istituzionale dell’Ufficio per le politiche a favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri”, dal quale si esplicita “il funzionamento della Carta” e le agevolazioni che comporta.

La norma pubblicata in Gazzetta prevede, inoltre, che “trascorsi sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, i destinatari di cui all’art. 2 possono presentare domanda per il rilascio della Carta sul portale telematico INPS, ovvero attraverso associazioni rappresentative delle persone con disabilità abilitate dall’INPS all’uso del canale telematico, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica o del richiedente”.

 

 

 

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