Mobilità sostenibile: detrazione del 50% per le colonnine per la ricarica di auto elettriche

In Europa serviranno tre milioni di colonnine di ricarica per le auto elettriche. Per arrivare a essere carbon neutral nel 2050, l’Europa dovrà avere sulle strade 44 milioni di veicoli elettrici già nel 2030. Per questo lo Stato sta incentivando i cittadini a dotarsi di colonnine di ricarica. Dal 2021 scatterà il nuovo limite di emissioni di CO2 (95 g/km) fissato dalla Ue, oltre il quale i costruttori dovranno pagare una sanzione per ogni esemplare venduto. Oggi il limite è di 130 g/km e dovrà essere tagliato del 37,5% entro il 2030.

A fare il calcolo è il centro studi dell’organizzazione ambientalista Transport & Environment (T&E), che in un report stima una significativa crescita del numero di auto elettriche entro il 2030: a seconda dello scenario immaginato, potrebbero essere tra i 33 e 44 milioni. Di conseguenza, l’infrastruttura di ricarica attuale, sufficiente ad alimentare il parco circolante esistente, diventerà presto inadeguata a rispondere ai bisogni energetici europei dopo il 2020. E per questo dovrà essere rinforzata e allargata, scrivono gli autori della ricerca: un’opera che richiederà investimenti crescenti, pari a 20 milioni di euro in totale nei prossimi 11 anni solo per le colonnine pubbliche. Se si considerano anche le risorse necessarie per sviluppare quelle private, si arriva a un totale di circa 80 milioni di euro da erogare entro il 2030: “Una piccola parte dei 100 miliardi investiti dall’Ue ogni anno nel sistema dei trasporti comunitario”, si legge nel paper dell’organizzazione.

Nel frattempo lo Stato italiano incentiva i privati a dotarsi della propria colonnina di ricarica con degli sgravi fiscali sulle tasse.

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