Partirà dal 2020 la precompilata per le liquidazioni trimestrali e la dichiarazione annuale Iva, con tanto di modelli F24 con le imposte da pagare/compensare/rimborsare. Lo prevede un emendamento M5S al decreto fiscale approvato in commissione Finanze al Senato che recepisce la proposta del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore. La novità scatta grazie ai dati che saranno acquisiti attraverso l’obbligo generalizzato di fattura elettronica che scatta dal 2019 e da quello di trasmissione dei corrispettivi. L’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione di tutti i soggetti passivi Iva residenti e stabili in Italia le bozze dei documenti relativi a registri, liquidazione periodica e dichiarazione annuale Iva. Per chi accetta la precompilata viene meno l’obbligo di registro delle fatture e degli acquisti.
Il primo tassello di tutta l’operazione è già partito con la fatturazione elettronica obbligatoria per tutti, senza la quale non sarebbe stato possibile pensare a una pre-compilata per l’Iva. L’Agenzia delle Entrate, attraverso il flusso delle fatture che transiterà nel Sistema di Interscambio (SdI), avrà a disposizione tutti i dati relativi alla fatturazione, tipologia di operazione ai fini IVA, e da qui partirà per elaborare il nuovo documento.