«Serve una cultura finanziaria»

Intervento del presidente di Confratigianato Imprese Giorgio Merletti al convegno "Impresa e banca: un dialogo possibile"

Intervento del presidente di Confartigianato Imprese Giorgio Merletti, al convegno “Impresa e banca: un dialogo sostenibile”di Confartigianato Imprese Varese. «Per le imprese il credito è uno strumento di competitività e crescita, ma per ottenerlo l’imprenditore deve maturare anche una cultura finanziaria che lo aiuti nella gestione della sua attività. Una cultura che Confartigianato Imprese Varese vuole diffondere affiancando le imprese in un percorso di crescita e trasparenza con il mondo bancario. E con un approccio alternativo al credito attraverso una più approfondita valutazione del proprio rischio imprenditoriale. La reciproca conoscenza e fiducia tra impresa e banca può portare ad una trasparenza in grado di facilitare la concessione dei finanziamenti -in forme anche non usuali- a quelle aziende che producono ricchezza, beni e servizi per il territorio. È per questo che Confartigianato Imprese Varese vuole sostenere e diffondere la cultura finanziaria a vantaggio degli imprenditori. Perché con le risorse bancarie probabilmente più scarse o difficili da ottenere, tutte le imprese dovranno sviluppare un’attenzione e una consapevolezza appropriata rispetto ai problemi del credito e della finanza interna. Cultura finanziaria, infatti, significa conoscere e gestire gli strumenti che permettono al piccolo imprenditore di valutare il proprio rischio in prospettiva negli anni e di mettere in campo quelle azioni in grado di mantenere o di far maturare, crescere e cambiare la propria attività. Inoltre, acquisendo tali strumenti gli stessi imprenditori potrebbero richiedere alle banche un’offerta più rispondente alle loro esigenze, sviluppare nuovi prodotti, aumentare la competizione, promuovere l’innovazione e il miglioramento della qualità. Le scelte consapevoli in materia economico-finanziaria possono migliorare il bilancio aziendale e contribuire, nello stesso tempo, a sostenere lo sviluppo economico complessivo. Un lavoro “a tavolino” per un planning semplice e in grado di offrire qualche certezza. Quindi, partiamo dall’urgenza di riformulare un rapporto impresabanca che si avvicini sì ad una sorta di partnership tra i due, ma che possa aprire anche una collaborazione fattiva nella quale si capiscano le esigenze reciproche».

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