Al Baff vince “Itaker”, il film della Bcc

La pellicola di Toni Trupia sull'emigrazione degli italiani nel Dopoguerra ha vinto quattro premi. La Bcc ha consegnato come da tradizione il premio alla migliore attrice: quest'anno è Luli Bitri
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Francesco Gatti premia Luli Bitri. In apertura, da sinistra, Toni Trupia, Francesco Sianna, Alberto Armiraglio, Francesco Gatti e Vittorio Pinciroli

Vince il film della Bcc nella decima edizione del Busto Arsizio Film Festival; la pellicola “Itaker – Vietato agli italiani”, presentata nella serata dedicata alla nostra banca, ha fatto poker: miglior film, miglior attore (Francesco Scianna), miglior montaggio (Consuelo Catucci) e miglior produzione. Il film, diretto da Toni Trupia, è stato proiettato il 19 aprile al Cinema Lux, nella frazione di Sacconago, alla presenza dello stesso regista e del protagonista Francesco Scianna. “È stata una serata di ottimo cinema –conferma Francesco Gatti, consigliere d’amministrazione della Bcc e membro della Busto Arsizio Film commission, di cui la banca è fra i soci fondatori–; grande interesse da parte del pubblico e dibattito post proiezione come tanti amanti del cinema vorrebbero sempre, ossia alla presenza del regista e del protagonista. È stato un momento in cui si è apprezzato ancora meglio quello che si era appena visto sul grande schermo”. La vicenda raccontata nella pellicola, che aveva avuto un rapido passaggio nelle sale nel novembre 2012, è incentrata su un episodio di emigrazione di italiani in Germania datato 1960. La trama, in sintesi, vede un bambino, rimasto orfano dopo la morte della madre, emigrare insieme con uno sconosciuto di nome Benito, interpretato dallo stesso Scianna. Arrivati a destinazione l’uomo promette al piccolo di fargli rivedere il padre emigrato da tempo, ma in realtà utilizza il bambino soltanto per ottenere il suo lasciapassare per il confino, cercando di sbarazzarsene al più presto. Il piccolo si ritroverà sballottato in piccoli villaggi abitati dagli operai delle fabbriche, dove vivrà esperienze felici e dolorose finendo per conoscere la malavita del posto guidata dal boss locale Pantanò (Michele Placido), venditore di stoffe oltre che truffatore. Con lui avrà però modo di conoscere la figura femminile di Doina (Monica Bîrlădeanu), una donna che gli farà rivivere l’affetto di quella madre che avrebbe tanto voluto avere. “Il dibattito, oltre a toccare aspetti stilistici che sono stati bene illustrati dal regista Trupia, ha catturato l’attenzione degli spettatori anche per il tema del film, l’emigrazione degli italiani nel secondo Novecento –sottolinea Gatti–; un momento che in tanti ricordano ancora o di cui, comunque, hanno sentito parlare o hanno letto”. La Bcc, inoltre, è stata fra gli attori presenti alla cerimonia di premiazione, avvenuta sabato 20 aprile al Teatro Sociale. Lo è stata perché un premio, quello per la migliore attrice, è intitolato alla banca e lo è stata perché è da sempre un suo rappresentante a consegnarlo; quest’anno è toccato a Francesco Gatti “incoronare” Luli Bitri, come migliore attrice nel film “Dimmi che destino avrò” di Peter Marcias. “Della cerimonia di premiazione ricorderò la gioia sincera di Luli Bitri –dice Gatti–; una soddisfazione che deriva da un lavoro lunghissimo e impegnativo. Si tratta di un’attrice teatrale albanese che si è sentita premiata per i grandi sforzi che sta compiendo e ha esternato al pubblico tutta la propria felicità: l’augurio è che dal nostro territorio sia arrivato un ulteriore impulso alla sua carriera”.

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