È il nostro lavoro comune a fare la vera differenza

Il presidente Roberto Scazzosi

Da sempre, ovvero fin dalla nascita della prima Cassa Rurale di Loreggia nel 1883, l’obiettivo dell’azione del nostro movimento della cooperazione del credito è stato il “miglioramento delle condizioni” dei soci e delle comunità. E, come abbiamo dimostrato negli oltre 126 anni di storia della nostra Bcc, non stiamo parlando solo del miglioramento economico, ma anche di quello sociale, morale e culturale. Ne siano testimonianza le iniziative che sosteniamo e promuoviamo, di cui trovate ampio resoconto nella seconda parte di questo numero della Voce, che si apre dedicando grande spazio all’assemblea dello scorso luglio di Federcasse, con un focus particolare al riconoscimento arrivato a ogni singolo socio di tutte le “Casse” italiane dal nostro Presidente della Repubblica.
«Le casse sono state strumento di inclusione nello stato unitario e hanno contribuito alla integrazione della società, allo sviluppo dei territori, della vita delle famiglie, rappresentando un momento fondamentale di sostegno allo sviluppo dell’Italia come oggi la conosciamo»: queste sono le parole di Mattarella che mi hanno più colpito nel suo discorso, perché ci danno un merito che va persino oltre quello che ognuno di noi è convinto di fare nel suo cammino quotidiano di socio della nostra Bcc, a prescindere dal ruolo che gli altri soci l’hanno chiamato a svolgere.
Del resto, come ha ben sintetizzato la scrittrice Helen Keller, “da soli possiamo fare poco. Insieme possiamo fare molto”. Che è ciò che fa quotidianamente ognuno di noi soci: promuovendo i valori del mutuo soccorso, della solidarietà, della cooperazione e permettendo alla nostra Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate sia di dare valore alle nostre comunità umane ed economiche e ai nostri territori sia di perseguire il “miglioramento delle condizioni”. Riprova ne sia l’unione di due organizzazioni storiche della nostra banca per dare vita a “CCR Insieme ETS”, il nostro ente mutualistico che mette al centro della propria attività il benessere di ogni socio e della sua famiglia.
I risultati di questo nostro lavorare assieme si vedono, ovviamente e primariamente, nel continuo rafforzamento delle solide basi della nostra Bcc: lo dimostrano i risultati di questo primo semestre, che fotografano una banca con tutti gli indicatori patrimoniali e di redditività in crescita, di cui diamo conto nelle pagine che seguono.
La nostra impronta sul territorio, assieme a quella di tutte le banche aderenti a Federcasse, deve oggi essere il punto di appoggio su cui fare leva per adeguare le norme Ue che, sul comparto bancario e su quello cooperativo, purtroppo non sempre riconoscono il ruolo e le caratteristiche della mutualità. Qualcosa è già stato fatto introducendo dei correttivi nelle norme di attuazione di Basilea 3, ma serve che il legislatore europeo presti attenzione alla proporzionalità e all’adeguatezza delle norme. Perché, per citare un passaggio della lectio di Franco Anelli: «un vestito non va bene per tutti». E per concludere parafrasando il presidente Mattarella: «Il pluralismo è un arricchimento per l’Italia e per chi ci lavora».

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