Dieci anni fa con “Energia Casa” abbiamo precorso i tempi

La formula adottata allora per il mutuo destinato alle famiglie rimane la stessa di oggi: maggiore classe energetica, minore spread

«Quando diciamo che l’attenzione all’ambiente, alla sostenibilità e al cosiddetto “green” fa parte del dna della nostra Bcc, non stiamo semplicemente pronunciando un enunciato teorico, ma parliamo di un percorso che ci ha sempre caratterizzato». A ricordarlo è il nostro presidente, Roberto Scazzosi, nel decimo anniversario di un prodotto finanziario che ha decisamente precorso i tempi.
Correva il mese di giugno del 2013, infatti, quando la nostra banca decise di finanziare in modo agevolato la riqualificazione energetica degli edifici favorendo le famiglie e l’ambiente lanciando il mutuo “Energia Casa”, che era dedicato a chi era intenzionato a ristrutturare la propria abitazione per migliorarne la classe energetica. «È una netta presa di posizione nei confronti delle famiglie. Davanti ad una perdurante situazione economica difficile, c’è la necessità di creare strumenti che possano rilanciare gli investimenti. Abbiamo deciso di ripartire dal nostro nucleo storico, facendo focus sulla casa che è uno dei beni principali per le nostre famiglie. L’abitazione resta infatti uno dei beni di maggiore interesse. Solo che, mediamente, metà del patrimonio edilizio residenziale delle nostre comunità risulta essere particolarmente critico sotto il profilo energetico, visto che risale agli anni ‘50-’70 del secolo scorso: riqualificare la casa è fare oggi degli investimenti che possono portare ad un risparmio domani». Parole dette da Scazzosi dieci anni fa, ma ancora attualissime. Forse oggi ancora più di ieri.
E, allora come oggi, la soluzione è la medesima: non limitarsi a proporre una strada che altri possono seguire ma entrare in prima persona nel progetto delle famiglie (o delle imprese), credendoci e mettendoci del nostro. «La formula su cui abbiamo deciso di agire sin da dieci anni fa è quella dello spread, ovvero del guadagno in senso stretto della banca, dal momento che siamo consapevoli del nostro ruolo di banca locale e della necessità che c’è di dare dei segnali importanti -commenta il presidente Scazzosi-. Ecco perché abbiamo deciso di agire sullo spread: maggiore sarà la classe energetica che l’immobile otterrà alla fine della dell’intervento di riqualificazione energetica e minore sarà lo spread applicato. Solo così possiamo davvero dire: “aiutiamoci insieme”».

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