Sono 11 le prime imprese che hanno deciso di aderire, in qualità di partner, al “Patto per le Arti”, il progetto lanciato dal Museo MA*GA di Gallarate e da Confindustria Varese per la creazione di un’alleanza strategica tra il mondo della cultura e quello dell’industria a supporto dello sviluppo artistico del territorio e della sua sostenibilità economica nel medio periodo.
“Il ‘Patto per le Arti’ segna l’inizio di un’innovativa e strategica alleanza tra mondo della cultura e mondo dell’impresa, chiamate a valorizzare il nostro territorio attraverso azioni di co-progettazione e di sostegno di importanti attività culturali, formative, educative che guardano ai pubblici internazionali come a quelli di vicinanza e si muovono all’interno di un orizzonte di medio-lungo termine. Il ‘Patto per le Arti’ disegna il suo futuro con un’efficace comunicazione a favore della cultura, delle imprese, dell’area vasta su cui i partner operano”, spiega Emma Zanella, Direttrice del Museo MA*GA.
Alle imprese aderenti al “Patto per le Arti” sono state consegnate le sculture dell’artista Chiara Dynys, parte del ciclo “Sante subito”, la cui più recente versione è stata esposta alla Fondazione Agnetti, 2023, simbolo del valore di cooperazione e affermazione di Varese come territorio d’arte. Di seguito i nomi delle aziende premiate come primi partner del progetto: Missoni Spa, Ricola, Saporiti Italia Spa, A&A Studio Legale, Banca Popolare di Sondrio, Confindustria Varese, Lamberti Spa, SEA Milan Airports, Yamamay, Camal – Le vie del Cotone eValore BF.
COSA VUOL DIRE DIVENTARE PARTNER DEL “PATTO PER LE ARTI”
Sono 18 i posti disponibili per partecipare al “Patto per le Arti”, 3 le fasce di membership alle quali è possibile aderire. Molteplici e svariati, invece, i vantaggi dell’unione di questi due mondi che dell’investimento in progetti culturali fanno uno scambio virtuoso basato, da un lato, su responsabilità sociale, welfare aziendale e sostenibilità, e dall’altro, su passione per l’arte, amore per la cultura e attaccamento al territorio.
Utilizzo reciproco dei brand, partecipazione agli eventi riservati, visite guidate all’interno del museo e fruizione gratuita o agevolata degli spazi del MA*GA: questi alcuni dei vantaggi per le imprese che decidono di aderire. Senza dimenticare la possibilità di fare networking con artisti, scrittori, giornalisti, collezionisti, sia nazionali, sia internazionali e, più in generale, con i protagonisti del mondo culturale e di prendere parte ai progetti e ai laboratori all’interno del canale “Arte&Impresa”.
Una serie di benefici, dunque, ma non standard per tutti. La tipologia di collaborazione viene studiata, infatti, dal Museo insieme ad ogni singola realtà imprenditoriale, così che il pacchetto della partnership e i relativi vantaggi possano rispondere sia alle esigenze dei dipendenti e dei clienti, sia alle sollecitazioni del territorio e degli stakeholder con i quali l’azienda opera.
I fondi raccolti verranno poi destinati al sostegno delle iniziative culturali previste nel calendario del MA*GA tra il 2024 e il 2026, oltre che al potenziamento della necessaria campagna di comunicazione istituzionale, online e offline, volta, da un lato, a promuovere le attività stesse, dall’altro, a dare visibilità alle imprese partner. Dai convegni alle pubblicazioni scientifiche, fino ai progetti di inclusione sociale, di digitalizzazione del patrimonio e di restauro delle opere, passando per i tirocini universitari e i dottorati di ricerca. Queste e molte altre le iniziative artistico-culturali del MA*GA, che le realtà imprenditoriali del territorio varesino possono sostenere e valorizzare tramite l’adesione al “Patto per le Arti”.
“Quello che vogliamo promuovere non è semplice mecenatismo. Vogliamo che da questa azione possano trarre beneficio le stesse imprese. In primis offrendo loro, come Confindustria Varese, un’iniziativa di sistema che le aiuti ad ampliare il proprio impegno di corporate responsability sempre più importante per la rendicontazione ESG”, ha spiegato Roberto Grassi, Presidente di Confindustria Varese. “Investire nel ‘Patto per le Arti’, per un’impresa vuol dire investire nella propria immagine e nel proprio posizionamento sociale sul territorio. È anche così che vogliamo creare quella Varese Wellness Destination che è uno degli obiettivi del nostro Piano Strategico #Varese2050. Una provincia che, anche attraverso il contributo delle imprese nella valorizzazione dell’arte, possa affermarsi come area in grado di garantire spazi di opportunità e realizzazione personale per un numero crescente di individui”.
Mario Lainati, Presidente del Museo MA*GA continua “Il rapporto tra impresa e cultura nel nostro territorio risale agli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso, quando i nomi di molti imprenditori si leggevano tra i fondatori del Premio Gallarate, antesignano dell’attuale MA*GA (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea). Con il ‘Patto per le Arti’ si rinverdisce l’antica tradizione, ma con una importante e maggiore significatività, perché fra impresa e cultura si stabilisce un accordo ‘federativo’ tra due mondi, che ufficialmente dichiarano di considerare un progetto comune di natura culturale, non più rimesso alla sporadica iniziativa individuale. La partecipazione di Confindustria Varese al Patto conferma la funzione sociale dell’impresa, che non esita a riversare sul territorio una parte dei suoi utili per favorire la crescita culturale e formativa”.