La road map dell’Arcivescovo di Milano nel Legnanese

Mario Delpini
Mario Delpini
"Dobbiamo camminare insieme, la vita cristiana non può essere vissuta sulla scia dell’individualismo"

Dopo gli incontri a Legnano con la visita visita alla Rsa alla Fondazione Sant’Erasmo

  • Sabato 20 l’arcivescovo sarà a Legnarello: nel pomeriggio visiterà la parrocchia del Redentore
  • Domenica 21 sarà a Santa Teresa di Gesù Bambino, dei Santi Magi e di San Pietro.
  • Giovedì 25 incontrerà le realtà del territorio: le scuole cattoliche Tirinnanzi e Barbara Melzi delle Canossiane, le religiose e i religiosi del Decanato al Carmelo di Legnano e alcune realtà caritative e le catechiste all’Oratorio Santa Teresa. Nel tardo pomeriggio sarà alla parrocchia del Beato Cardinal Ferrari di Legnano, con la visita alla Rsa Mater Orphanorum.
  • Sabato 27 sarà a Villa Cortese,
  • Domenica 28, a Legnano
  • Sabato 3 febbraio sarà alla parrocchia legnanese di San Domenico, infine
  • Domenica 4 sarà alla parrocchia di San Magno e all’unità pastorale di Olcella di Busto Garolfo.

L’arcivescovo a Legnano ha ribadito i motivo delle sue visite periodiche: “le relazioni più importanti sono proprio quelle che permettono di camminare insieme, perché la vita cristiana non può essere vissuta sulla scia dell’individualismo”.

“Dobbiamo avere una gioia, per amare la vita e affrontarla con il desiderio di viverla, non di aspettarla – ha spiegato Delpini – La vita è saporita se ha il sapore di scelte decisive. Ciascuno di noi è una piccola “lucina”, non illuminiamo tutta la terra, ma illuminiamo il passo, la possibilità di bene che riusciamo a fare, che illumina e sveglia, con la propria testimonianza, anche gli altri. Dobbiamo avere come Chiesa l’attrattiva, come una città posta sul monte, un’attrattiva non esclusiva, di un gruppo dell’oratorio inaccessibile e chiuso a chi ne è estraneo e vorrebbe parteciparvi”. Non poteva mancare il tema delle vocazioni: “Fondamentale, per compiere una scelta definitiva e determinante, l’essenzialità del rapporto con Gesù: credere che Lui sia vivo, parlare con Lui, che ci consiglia – le parole dell’Arcivescovo – E poi Gesù ci ha dato il comandamento dell’amore, questo è il criterio. Il criterio della vita cristiana è l’amore. L’amore è un modo di vivere, pensare. Potete fare tutte le scelte che volete purché siano non fatte per se stessi, per la propria autorealizzazione, ma per amare come Gesù e dedicarsi al servizio degli altri. Quali sono i tuoi talenti? Per che cosa sei fatto? Conosci te stesso e anche il tuo modo di amare: cos’è che intimamente mi predispone? Cos’è che veramente mi aiuta a mettere a frutto quello che sono? Talvolta il Signore ci chiama anche attraverso le esperienze che facciamo”.

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