Si allarga la rete di protezione per le donne vittime di violenza a Varese. La casa sarà presentata ufficialmente settimana prossima.
Si tratta di un centro di servizi multidisciplinare, che concentra in una stessa struttura protetta l’intervento di tutte le istituzioni interessate da un fatto di violenza domestica o di genere. Sarà attigua all’ingresso dell’ospedale di piazzale Biroldi.
Uno spazio, nato dalla sinergia tra l’Asst Sette Laghi e la Procura della Repubblica. La nuova collaborazione permetterà alla vittima di denunciare la violenza e di trovare, grazie al lavoro di personale specialistico, una soluzione adeguata e coordinata per tutte le sue esigenze: ascolto e mediazione culturale, sostegno psicologico e assistenza medica, consulenza legale, assistenza durante le indagini, eventuale sistemazione in case protette.
L’emergenza sanitaria, il lock down, il distanziamento e lo smart workimg hanno fatto aumentare le segnalazioni di violenze domestiche. I numeri sono in continua crescita.
La casa della nutrice sarà un luogo unico di accoglienza e gestione delle vittime di violenza per donne, bambini, soggetti fragili e vulnerabili che, hanno subito violenza in qualsiasi forma. Facendo parte dell’opsedale sarà più semplice rivolgersi e dove trovare personale specializzato in grado di coinvolgere, ove richiesto, mediatori culturali in caso di vittima straniera, servizi sociali e servizi tutela minori dei comuni di residenza, magistrati della Procura per i minorenni di Milano nel caso di minori vittime di violenza diretta o di violenza assistita, casa rifugio e pronta ospitalità per l’accoglienza immediata della donna, anche con bambini, che non può rientrare nella propria abitazione, centri antiviolenza per il supporto della donna durante.