Draghi alla Camera esplicita il sostegno alle piccole e medie imprese “Occorre sostenere l’internazionalizzazione, potenziare il credito di imposta per investimenti, ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno e anche la consulenza per la quotazione delle Pmi. Inoltre occorre estendere a queste e rendere fruibile il piano nazionale di transizione 4.0 per favorire e accompagnare le Pmi nella transizione tecnologica”. Per quanto riguarda poi la ripresa e il sostegno alle Pmi. Si tratta, spiega il presidente del Consiglio, di un programma di “medio periodo” che “incrocia internazionalizzazione, accesso al capitale, investimenti per rafforzare la nostra manifattura per renderla più competitiva”.
La riforma della giustizia va a favore anche delle imprese, tempi più brevi significano recupero certo dei crediti. ”Sulla giustizia bisognerà intraprendere azioni innovative” per “migliorare l’efficienza civile e penale” e ottenere “un processo giusto, di durata ragionevole in linea con gli altri Paesi europei”.
Bisogna tornare orgogliosi di essere italiani. Il governo si impegnerà per la “tutela del made in Italy e contro la concorrenza sleale che le piccole e medie imprese possono dover affrontare”.
Occorre combattere seriamente la corruzione. “La corruzione rappresenta un forte disincentivo agli investimenti stranieri, la prima cosa è garantire legalità e sicurezza: se manca questa base gli incentivi non bastano. Sarà centrale il ruolo dell’Anac nel suo compito di vigilanza, e uno delle chiavi sono i presìdi di protezione. Molto resta da fare in vista della prevenzione oggi perseguita attraverso meccanismi ancora troppo formali, che finiscono per alimentare più prevenire la corruzione: qui la semplificazione avrebbe una funzione anticorruttiva. La trasparenza della Pa è un presupposto logico perché consente ai cittadini di analizzare ogni azione”.