Stop a pagamenti fiscali e contributivi per i mesi di aprile e maggio

Le novità sono state annunciate ieri sera dal premier Conte

Nel mese di aprile e maggio, aziende e autonomi non saranno tenuti a provvedere ai versamenti di: Iva, ritenute, contributi e imposte di registro. Previsto anche il blocco di: avvisi bonari, accertamenti e dei pignoramenti dei conti corrente o del quinto dello stipendio, mentre si pensa ad una deroga dei termini del bonus prima casa e uno slittamento di sugar e plastic tax.

L’estensione, però, non riguarderà tutti i contribuenti: salve diverse decisioni del Governo nella riunione odierna, si stabilisce che lo stop spetterà solo alle imprese con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso che hanno subito una diminuzione dei ricavi o dei compensi di almeno il 33% nel mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta e nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta.

Sono quindi inclusi le partite Iva, imprese, artigiani e lavoratori autonomi, purché rientrino nei parametri sopra specificati.

I versamenti sospesi, senza applicazione di sanzioni ed interessi, andranno effettuati in seguito, in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal medesimo mese di giugno 2020.

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