Gli indici sono indicatori che, misurando attraverso un metodo statistico- economico, dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta, forniscono una sintesi di valori tramite la quale sarà possibile verificare la normalità e la coerenza della gestione professionale o aziendale dei contribuenti . Il riscontro trasparente della correttezza dei comportamenti fiscali consentirà di individuare i contribuenti che, risultando “affidabili”, avranno accesso a significativi benefici premiali. Si tratta, in pratica, di indicatori che “misureranno l’affidabilità” dei contribuenti, dando loro un voto da 1 a 10. Le pagelle fiscali varieranno secondo il tipo di attività e manderanno in pensione gli studi di settore. Grande peso nella determinazione del voto verrà data alla regolarità dei contributi. Più alto sarà il voto, più alti saranno gli incentivi tributari di cui si potrà beneficiare, dal taglio dei tempi per gli accertamenti fiscali all’esonero dal visto di conformità per rimborsi e compensazioni, sino a una determinata soglia, non applicazione del redditometro, esonero dal visto di conformità per la compensazione dei crediti Iva fino a 50mila euro, esonero dal visto di conformità per la compensazione dei crediti da imposte dirette e Irap fino a 20mila euro, esonero dal visto di conformità in caso di rimborsi Iva fino a 50mila euro.
Con l’istituzione degli Indici sintetici di affidabilità, l’Agenzia delle Entrate vuole favorire l’assolvimento degli obblighi tributari e incentivare l’emersione spontanea di redditi imponibili. L’istituzione degli indici per gli esercenti di attività di impresa, arti o professioni, rappresenta un’ulteriore iniziativa che mira , utilizzando anche efficaci forme di assistenza (avvisi e comunicazioni in prossimità di scadenze fiscali) ad aumentare la collaborazione fra contribuenti e Amministrazione finanziaria.
Chi è escluso dagli Isa
- i contribuenti che si avvalgono del regime forfettario o dei minimi;
- i contribuenti che esercitano due o più attività di impresa, non rientranti nello stesso Isa, se l’importo dei ricavi dichiarati relativi alle attività non rientranti tra quelle prese in considerazione dall’Isa dell’attività prevalente supera il 30% dell’ammontare totale dei ricavi dichiarati;
- gli enti del Terzo settore non commerciali che optano per la determinazione forfettaria del reddito di impresa;
- le organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale che applicano il regime forfettario;
- le imprese sociali;
- le società cooperative, società consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate e delle società cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi.
Per chi ha commesso reati tributari il regime premiale non è accessibile