Il rapporto premia l’azione delle banche di territorio anche in questi anni di dura recessione economica
Le Bcc sono banche sane. E’ questo in sintesi quanto dice l’ultima relazione dell’Arbitro Bancario Finanziario. “I dati contenuti nel rapporto certificano l’elevato livello della qualità di relazione con la clientela propria delle BCC e premiano l’azione delle banche di territorio in questi anni di dura recessione economica”. Queste le parole del Presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, a commento dei dati della Relazione 2016 dell’ABF che certificano – a fronte di un sensibile aumento dei ricorsi verso altre componenti dell’industria bancaria – una loro diminuzione nei confronti delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, ricorsi che scendono di oltre l’8 cento (158 in valore assoluto, pari allo 0,7 del totale). “Significativo anche il fatto che le BCC, a fronte di questi numeri, detengano anche il più basso dato di soccombenza, pari al 32%”.
“Il Rapporto – ha detto dell’Erba – può essere considerato un punto di osservazione interessante sulla qualità della relazione tra istituzioni creditizie, finanziarie e loro clienti; ma anche sugli effetti ancora pesanti della crisi”. “Non è un caso – sottolinea il Presidente di Federcasse – che l’aumento esponenziale dei ricorsi – di oltre il 60% rispetto all’anno precedente – abbia riguardato l’estinzione anticipata dei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione, con un aumento percentuale del 106%”.
Le BCC – con quote di mercato del 22,3% a favore del settore artigiano, del 18,8 all’agricoltura, del 18,7 ad alloggio e ristorazione, del 10% alle costruzioni, del 9,7 al commercio e del 13% al non profit – alle prese con un delicato ed impegnativo percorso di riforma, confermano la loro vocazione di banche delle comunità locali e di prossimità a famiglie ed imprese. A riforma completata, le BCC resteranno cooperative a mutualità prevalente dotate di licenza bancaria individuale e inserite in Gruppi Bancari Cooperativi che consentiranno di assicurare ulteriore stabilità e capacità di ascoltare e soddisfare le esigenze tradizionali e nuove delle famiglie, delle imprese, degli enti locali, del non profit.
La relazione sull’Arbitro Bancario Finanziario conferma la qualità delle Bcc
Le Bcc sono banche sane. E’ questo in sintesi quanto dice l’ultima relazione dell’Arbitro Bancario Finanziario. “I dati contenuti nel rapporto certificano l’elevato livello della qualità di relazione con la clientela propria delle BCC e premiano l’azione delle banche di territorio in questi anni di dura recessione economica”. Queste le parole del Presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, a commento dei dati della Relazione 2016 dell’ABF che certificano – a fronte di un sensibile aumento dei ricorsi verso altre componenti dell’industria bancaria – una loro diminuzione nei confronti delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, ricorsi che scendono di oltre l’8 cento (158 in valore assoluto, pari allo 0,7 del totale). “Significativo anche il fatto che le BCC, a fronte di questi numeri, detengano anche il più basso dato di soccombenza, pari al 32%”.
“Il Rapporto – ha detto dell’Erba – può essere considerato un punto di osservazione interessante sulla qualità della relazione tra istituzioni creditizie, finanziarie e loro clienti; ma anche sugli effetti ancora pesanti della crisi”. “Non è un caso – sottolinea il Presidente di Federcasse – che l’aumento esponenziale dei ricorsi – di oltre il 60% rispetto all’anno precedente – abbia riguardato l’estinzione anticipata dei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione, con un aumento percentuale del 106%”.
Le BCC – con quote di mercato del 22,3% a favore del settore artigiano, del 18,8 all’agricoltura, del 18,7 ad alloggio e ristorazione, del 10% alle costruzioni, del 9,7 al commercio e del 13% al non profit – alle prese con un delicato ed impegnativo percorso di riforma, confermano la loro vocazione di banche delle comunità locali e di prossimità a famiglie ed imprese. A riforma completata, le BCC resteranno cooperative a mutualità prevalente dotate di licenza bancaria individuale e inserite in Gruppi Bancari Cooperativi che consentiranno di assicurare ulteriore stabilità e capacità di ascoltare e soddisfare le esigenze tradizionali e nuove delle famiglie, delle imprese, degli enti locali, del non profit.
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