Novità per il Sacro Monte di Varese e per la valorizzazione del suo ricchissimo patrimonio storico e culturale.
È online un nuovo portale, sacromontedivarese.it, ed è stato avviato il Progetto per la realizzazione di un centro di interpretazione e l’avvio di volontariato culturale per il Sacro Monte di Varese.
In campo c’è un articolato progetto dedicato al turismo e al volontariato culturale al Sacro Monte di Varese co-finanziato da Fondazione Cariplo con un contributo di 210mila euro. Coordinato da Jessica Silvani, prevede la partnership della capofila Fondazione Paolo VI, della Parrocchia di santa Maria del Monte, e di Cesvov, ovvero il Centro di Servizi per il Volontariato della provincia di Varese. Sono inoltre coinvolti enti locali come il Comune di Varese e il Parco del Campo dei Fiori.
L’obiettivo è favorire la fruizione culturale e la conoscenza del “patrimonio Sacro Monte”, attraverso iniziative artistiche e culturali diverse e complementari, tese a realizzare un incremento e una qualificazione del pubblico. Sarà valorizzato il Centro Espositivo Monsignor Macchi, collocato all’inizio della via Sacra, e il nuovo portale www.sacromontedivarese.it sarà un punto di riferimento per pellegrini, turisti e residenti per reperire informazioni turistiche, culturali e devozionali.
Per stimolare la partecipazione e il protagonismo dei cittadini nel valorizzare ilpatrimonio, saranno attivate forme qualificate di volontariato culturale. Tutti, dagli adolescenti agli anziani, potranno partecipare a percorsi di conoscenza e occasioni di produzione culturale da vivere in prima persona, con il supporto di operatori esperti e professionali.
Commenta Monsignor Franco Agnesi, presidente della Fondazione Paolo VI: “La Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese partecipa al progetto di accoglienza dei visitatori e di sviluppo del volontariato culturale perché corrisponde all’impegno statutario voluto da Mons. Pasquale Macchi di promuovere iniziative tendenti, sia direttamente che indirettamente, alla valorizzazione religiosa, spirituale, umana, morale, artistica, culturale e sociale del Sacro Monte di Varese. Ci guida la consapevolezza che la ricerca di fondi per interventi di restauro e per altre iniziative non può essere ridotta a mera operazione finanziaria, ma va considerata come una occasione opportuna per la formazione sia della comunità cristiana sia della comunità civile, per riscoprire il valore del patrimonio culturale e rinsaldare il senso di appartenenza. Nostro desiderio è che sempre più attorno al Sacro Monte cresca la sinergia e la collaborazione tra i soggetti istituzionali e le varie realtà associative, superando particolarismi e gelosie. Solo così saranno incoraggiate le persone a trovare il gusto di accompagnare altri alla scoperta delle bellezze di questo luogo e in questo modo armonizzare nel proprio cuore i valori che qui sono custoditi e che rivelano il senso della vita umana: camminare, conversare, meditare, pregare, scoprire, ammirare, raccontare, condividere. Con un portale informatico apriamo una porta; e questo va bene. Ma va ancora meglio se entrati nella porta troviamo persone che ci accompagnano con cortesia e competenza. È il sogno che oggi condividiamo”.
L’architetto Carlo Capponi sostiene che “la realtà di Varese è molto particolare pur nella poliedricità che caratterizza la nostra vastissima Arcidiocesi. Sulla Montagna si trovano luoghi in cui l’identità del luogo di struttura e nei confronti si identifica. La Via Sacra, Patrimonio mondiale Unesco assieme ad altre realtà piemontesi e lombarde; il Museo Pogliaghi che offre una visione di uno studio d’artista ecclettico noto autore del Portone maggiore del Duomo di Milano; il Santuario con la recente scoperta dell’antichissima cripta; la recente Raccolta d’arte contemporanea voluta da mons Pasquale Macchi. Passaggi che dall’età di Ambrogio ci portano ad uno dei più importanti vescovi lombardi che venne chiamato al soglio pontificio con il nome di Paolo VI. Tante sfaccettature di una pietra preziosa che in Varese si manifesta e si scopre nell’attenta analisi della stessa. Ogni faccia preziosa, importante, unica ma viva solo se letta in relazione con le altre. Il poliedro è la sola realtà che ci fa vedere il colore della luce. Se l’arcobaleno è segno biblico dell’alleanza, poi più di recente della pace, a Varese si lavora perché questa realtà misteriosa si manifesti nella comune passione per la valorizzazione della persona che solo così può avere il compimento in uno sguardo che alzandosi veda quell’oltre a cui tutti aspiriamo”.
La coordinatrice Jessica Silvani sichiara che “il Sacro Monte è al centro di un positivo fermento. In solo due anni una miriade le iniziative: non solo Tra Sacro e Sacro Monte ma due nuovi musei – Pogliaghi e Centro Mons. Macchi – e l’apertura della Cripta, per la promozione sono stati realizzati i video di VareseMusei e di Philippe Daverio per la Regione Lombardia, oggi il lancio del portale, la Porta sforzesca del Santuario scelta come Porta giubilare. E il lavoro fatto è stato apprezzato: pellegrini e visitatori sono in aumento. L’avvio di un centro visite e di attività di accoglienza e orientamento all’inizio della Via Sacra risponde alla volontà condivisa di offrire un’esperienza qualificata del Sacro Monte, raccontandone la storia ultra millenaria e la pluralità e ricchezza. Voglio ringraziare tutti partner che si sono impegnati senza risparmiarsi nel progetto, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nella scoperta e nella valorizzazione, perché il Sacro Monte è patrimonio dell’umanità, ma anzitutto patrimonio di Varese”.
Il sindaco di Varese Davide Galimberti dichiara: “La valorizzazione del Sacro Monte è uno dei punti in programma della nostra Amministrazione. La nostra montagna sacra dovrà essere al centro del rilancio turistico che abbiamo in mente per Varese nei prossimi anni. Ben vengano dunque iniziative come queste che contribuiscono alla diffusione e alla conoscenza del nostro patrimonio Unesco. Attraverso iniziative ed eventi di qualità e attività di promozione ma soprattutto grazie alla sinergia tra l’amministrazione e i diversi attori che operano per valorizzare il Sacro Monte sono sicuro che nei prossimi anni potremo davvero compiere un lavoro importante per il rilancio turistico e culturale di Varese”.