I mattoncini LEGO sono il giocattolo per eccellenza che aiuta i bambini a immaginare nuovi mondi. Non poteva esserci quindi gioco più adatto a diventare uno strumento di literacy e di inclusione per quei bambini che, più di tutti, sono costretti a usare l’immaginazione per rapportarsi con lo spazio intorno, cioè i bimbi non vedenti. Da questa idea nascono in Brasile i mattoncini Braille, parallelepipedi di plastica che oltre a incastrarsi per creare nuove costruzioni portano incisi in rilievo l’alfabeto Braille e possono essere utilizzati dai bambini per formare parole.
Il progetto Braille Bricks è nato dalla collaborazione tra la Fondazione Dorina Nowill per ciechi e un’agenzia pubblicitaria, la Lew’Lara\TBWA. Con questa iniziativa sono stati creati kit di mattoncini in braille per 300 bambini, ma per essere ancora più incisivi uno degli aspetti più importanti è far arrivare i modelli di questi mattoncini in tutto il mondo. La Fondazione ha quindi diffuso i disegni con una licenza Creative Commons, che permette di riutilizzare i modelli realizzati: la speranza è quella di vederli prodotti su larga scala.
Tutti possiamo giocare con i Braille Bircks: sul sito c’è un gioco interattivo che permette di scrivere il proprio nome e vederlo tradotto con in mattoncini. Si può provarlo e condividere l’immagine con l’hashtag #BrailleBricksforAll.