La semestrale della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, approvata all’unanimità nel settembre scorso dal consiglio di amministrazione, fotografa la situazione dell’istituto al 30 giugno 2003. Rappresenta il risultato di una gestione attenta, che ha saputo razionalizzare al meglio la struttura per offrire un servizio sempre più qualificato. La situazione evidenzia alti incrementi delle voci patrimoniali più significative, riferiti sia alla raccolta diretta del risparmio, che agli impieghi di credito con clientela. Il dato più importante della semestrale è senz’altro costituito dall’utile netto, che esprime l’ottima redditività della gestione, dal lato operativo e finanziario. Aver fatto segnare un +22,03% è un successo non solo per i dirigenti della banca, ma soprattutto per i soci e i clienti. Ma veniamo ai numeri. In netta controtendenza rispetto alle alla chiusura della semestrale delle altre banche italiane, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate fa registrare una semestrale da record: l’utile netto si assesta a 1,716 milioni di euro, mettendo a segno un incremento del 22,03% rispetto al 2002. L’utile ordinario cresce fino a 2,174 milioni di euro (+24,4%), l’utile di gestione di clienti è arrivato a 2,1 milioni di euro (+21,42%), mentre diminuiscono le sofferenze lorde, che in un anno passano dal 5,44% al 4,27% e cresce ancora il valore del patrimonio aziendale di vigilanza, che ora supera i 79,3 milioni di euro. Le tendenze in atto sui mercati, ancora caratterizzati dalla preferenza per strumenti “liquidi” a basso rischio, si sono tradotte in una crescita sia della raccolta diretta (299,8 milioni di euro, +4,21%), sia della raccolta indiretta (315,3 milioni di euro, +9,93%). I crediti verso i clienti sono arrivati a 210,5 milioni di euro (+21,42%), l’incremento più significativo è stato dato dai mutui per la prima casa. Questi i numeri, che mostrano una ulteriore positiva espansione delle attività della Banca, a supporto dell’economia locale, in un contesto reso peraltro particolarmente difficile dalla fase non positiva della congiuntura economica. “I risultati ottenuti superano gli obiettivi che la banca si è posta con l’approvazione dell’ultimo piano strategico -commenta il nostro direttore generale, Gianni Macchi-. L’incremento degli impieghi è stato omogeneo e supportato da un analogo incremento operativo. Il risultato è tanto più apprezzabile se si considera che esso non è in alcun modo influenzato dall’apporto di componenti straordinarie di utile. E’ migliorata la qualità del credito sia a livello di sofferenze nette, che di partite incagliate. Abbiamo raggiunto questo importante traguardo pur avendo fatto accantonamenti al fondo rischi su crediti superiori del 42% rispetto alla semestrale del 2002. L’obiettivo conseguito appare ancor più significativo alla luce dell’andamento non favorevole dei mercati”. Crescita nei risultati della banca significa, soprattutto uno sviluppo dell’economia locale. “Per il prossimo triennio abbiamo un progetto ambizioso: vogliamo diventare la banca di riferimento per tutto il territorio dell’ Altomilanese e del Basso Varesotto -spiega Silvano Caglio, presidente della Bcc-. Il risultato della Banca passa esclusivamente attraverso l’affermazione del territorio nel suo insieme, con le sue intelligenze, le sue attività e le sue aspettative. Per questo abbiamo sviluppato un piano strategico per la realizzazione di un progetto industriale mirato principalmente al rafforzamento interno dell’Istituto, e dello stretto legame esistente con il territorio di operatività. L’aver centrato il primo obiettivo che ci siamo posti nel piano strategico, sta indubbiamente a dimostrare che le nostre ambizioni si stanno trasformando in azioni concrete”.