A Laura Pariani il Premio Chiara 2003

11 Quest’anno, per il secondo anno consecutivo, a sostenere la giuria popolare chiamata ad eleggere il vincitore del Premio Chiara 2003 è stata la nostra Banca di Credito Cooperativo: unico istituto di credito a comparire tra gli sponsor del prestigioso premio letterario che è stato vinto da Laura Pariani, con “L’uovo di Gertrudina” edito da Rizzoli. La Pariani, che già aveva vinto il Premio Chiara nel 1994 con la sua opera d’esordio (“Di corno o d’oro”), quest’anno ha dovuto combattere nella terna finale con “E’ stata una vertigine”, di Maurizio Maggiani (vincitore qualche anno fa del premio Viareggio e del premio Campiello con “Il coraggio del pettirosso”), e con “La manutenzione degli affetti”, di Antonio Pascale (nato a Napoli nel 1966, quindi un giovane, diventato famoso col suo “La città distratta”, con cui ha vinto il Premio Onofri e il premio Isola di Procida-Elsa Morante). Ma la giuria popolare non ha avuto dubbi, e 100 dei 192 voti a disposizione sono andati a Laura Pariani, che ha ricevuto da Marco Reguzzoni, Presidente della Provincia di Varese, il premio di 5mila euro in dotazione al concorso. Laura Pariani, nata a Busto Arsizio nel 1951, è cresciuta a Magnago, ha una laurea in filosofia della storia alla Statale e negli anni Settanta ha disegnato e scritto storie a fumetti d’ispirazione femminista. Fino al 1998 ha insegnato negli istituti superiori e nel 1993 è uscita la sua opere d’esordio che, oltre al Premio Chiara, le ha fruttato, nel 1994, il premio Grinzane Cavour e il premio Donna Città di Roma Opera Prima. Ne “L’uovo di Gertrudina”, la Pariani racconta sei storie di suore. Anzi, ci racconta sei storie attraverso i silenzi e i gridi di dolore delle sue protagoniste. Insomma, un Premio Chiara, quello del 2003, di altissimo livello. E questo premia ancor di 12più la scelta fatta dalla nostra Bcc di sostenerlo. “Una decisione, la nostra –ha commenta Silvano Caglio, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, presente alla cerimonia di proclamazione della vincitrice-, che si muove nel solco del grande radicamento che il nostro istituto ha con il suo territorio e che vuole testimoniare come la nostra banca non sia solo una sovrastruttura, ma un’istituzione attenta e tesa a promuovere lo sviluppo della comunità locale. Ecco allora che sostenere un’iniziativa dall’alto valore culturale quale è il Premio Chiara diventa un’ulteriore e forte testimonianza del nostro impegno”. Il Premio Chiara, da tempo balzato ai vertici delle manifestazioni nazionali soprattutto per la particolarità della sua giuria popolare (200 persone chiamate a designare il vincitore tra i volumi finalisti), infatti, è nato a Varese: uno dei territori di riferimento della nostra Bcc.

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