La semestrale insegna

L'editoriale del direttore della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate

I positivi risultati conseguiti nel primo semestre ci devono indurre a fare alcune semplici ma importanti considerazioni. Innazitutto che il piano strategico aziendale è ambizioso ma realizzabile; quindi che la struttura operativa ha dimostrato professionalità, attaccamento e condivisione del ruolo della nostra Bcc; poi che le nostre caratteristiche, cioè il localismo, l’immediatezza e la concretezza operativa, confermano il nostro essere una banca differente. E, ancora, che siamo rimasti l’unica e l’autentica banca locale, che pone il cliente al centro della sua attenzione; da ultimo, che la società civile ha davvero bisogno di una banca come la nostra. Tutto ciò non può che riempirci d’orgoglio, ma questa consapevolezza genera, nel contempo, una responsabilità che deve rappresentare un ulteriore stimolo a raggiungere gli impegnativi traguardi che ci siamo proposti e che con massima trasparenza sono stati esposti a tutti i Soci nella scorsa assemblea. Siamo consapevoli che il cammino da compiere è ancora molto lungo. E anche se tante nuove iniziative sono già state messe in cantiere (l’apertura della filiale di Busto Arsizio, nuovi servizi ai soci e ai clienti, solo per citarne qualcuna), tanto resta ancora da fare. Possiamo però sicuramente dire di essere sulla buona strada. Una via imboccata con decisione, con la massima volontà di conseguire gli obiettivi posti, con la forza che deriva dalla consapevolezza di appartenere a qualcosa di importante. Vogliamo crescere per servire meglio la clientela e per continuare a testimoniare che, anche oggi, pur in contesti totalmente differenti, il credito cooperativo rappresenta quell’avvincente avventura a cui i nostri padri hanno dato il via.

di Gianni Macchi

PAPA_ENZOHo accolto con appassionato interesse l’invito rivoltomi dal presidente del Progetto Soci, Alberto Morandi, di scrivere l’editoriale di questo numero. Una possibilità che ho colto al volo perché mi permette di stendere un mio primo bilancio delle attività del Progetto Soci e di condividere queste riflessioni con tutti i soci. Come membro del comitato direttivo del Progetto Soci, non posso che esprimere piena soddisfazione per quanto il neonato “progetto” (siamo appena al nostro settimo mese di vita) ha finora messo in cassaforte. Peccherò in modestia, ma non posso, per motivi che sono sotto gli occhi di tutti, non spendere le prime righe di questo editoriale per rendere il giusto tributo a chi, assieme a me, sta portando avanti un lavoro appassionante, ricco di momenti esaltanti e talvolta faticosi, che si sta, insomma, impegnando a favore del socio. La nostra compagine sociale è, come è giusto che sia, attenta ai cambiamenti ma nel contempo molto esigente, è ricca di richieste e di proposte ma anche pronta alla critica: dedicare energie e impegno alla base sociale, quindi, è un lavoro delicato e impegnativo. E, a volte, credetemi, quando si devono prendere alcune scelte ci si sente come a camminare sulla classica lama del rasoio. Ma ne vale la pena. Perché il socio è l’anima della nostra Bcc, l’architrave della nostra struttura, una figura che non può essere rilegata nel panorama delle tante figure che ruotano attorno al credito cooperativo. Essere soci, per noi, significa essere il pensiero fondante su cui si basano tutti i nostri ragionamenti, le nostre iniziative, le nostre proposte. Questo lo spirito con cui stiamo portando avanti il nostro lavoro e il gradimento che ne sta derivando è appagante e motivo di spinta per proseguire su questa strada, facendo ancora meglio. Negli ultimi mesi, le attività del Progetto Soci sono in aumento, così come cresce continuamente il numero di soci partecipanti e il gradimento per quanto facciamo. Mi piace pensare, ma sicuramente è così, che tutto ciò sia anche merito della disponibilità e dell’efficienza che, sin dall’inizio, abbiamo voluto impostare: chi ha inoltrato richieste particolari è stato soddisfatto nelle 48 ore successive; chi ha solamente telefonato per informazioni è stato immediatamente accontentato. Un’opera, questa, che non sarebbe possibile senza un’ottima organizzazione alle spalle del Progetto Soci che, ne sono lieto, sta riscuotendo il giusto e meritato apprezzamento da parte di tutti.

di Enzo Papa

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