«Con il nuovo piano industriale 2023-2025 vogliamo assicurare alle nostre Bcc un ruolo sempre più centrale nello sviluppo dei territori. È un percorso che permetterà all’intero Gruppo di accrescere il suo impegno verso le comunità, di continuare ad essere un punto di riferimento per famiglie e Pmi e di offrire a soci e clienti strumenti nuovi, moderni e puntuali per le loro esigenze. I 50 miliardi di euro di nuove erogazioni che ci impegniamo a realizzare sono l’evidenza della nostra profonda attenzione ai territori, che meritano di crescere, ma anche la testimonianza che abbiamo realizzato, sinora, un percorso virtuoso secondo logiche di servizio all’economia reale». Così il presidente del Gruppo Bcc Iccrea, Giuseppe Maino (nella foto) ha aperto la conferenza stampa che si è tenuta il 3 aprile a Roma, presso la sala presidenza di Confcooperative, per presentare alle principali testate economico finanziarie il piano industriale 2023-2025.
A illustrare le principali linee strategiche e gli obiettivi del piano, sono stati il direttore generale Mauro Pastore insieme ai due vicedirettori, il vicario Francesco Romito e Pietro Galbiati. «I risultati che abbiamo raggiunto ad oggi ci hanno reso resilienti e pronti ad affrontare da protagonisti nuove sfide, facendo leva sulla nostra identità. Quello del gruppo bancario cooperativo si è rivelato un modello di successo che ci ha permesso di erogare alle comunità un grande valore, migliorando il posizionamento competitivo del nostro Gruppo e valorizzando l’autonomia, il localismo e la prossimità delle nostre Bcc -ha detto Pastore-. Con il piano 2023-2025 intendiamo rendere questo modello di business ancora più efficiente e moderno, evolvere l’offerta per soddisfare al meglio le esigenze della clientela ed eccellere per solidità patrimoniale e finanziaria, garantendo stabilità di lungo termine. In estrema sintesi, sono previsti importanti investimenti tecnologici e digitali per rendere il modello sempre più efficiente e moderno, evolvere l’offerta delle società prodotto e rinforzare il supporto alle comunità, per continuare ad essere protagonisti dello sviluppo sostenibile dei territori».
Detto che il piano 2023-2025 rappresenta un aggiornamento e un’estensione delle previsioni di quello del piano 2022-2024, che era volto a incorporare sia il mutato contesto macroeconomico sia i risultati conseguiti nel 2022, il nuovo documento prevede cinque principali ambiti di intervento: profittabilità sostenibile e sostegno ai territori, con un aumento della marginalità ordinaria netta in linea con la natura cooperativa del Gruppo; presidio della qualità del credito, con il proseguimento del percorso di de-risking per consolidare i progressi raggiunti negli ultimi 3 anni; ulteriore rafforzamento della posizione di capitale e di liquidità, per continuare ad eccellere dal punto di vista patrimoniale e finanziario; digitale, per abilitare un nuovo concetto di prossimità; information tecnology, con importanti investimenti e un nuovo modello per affrontare le sfide del mercato. E a tutto ciò si accompagnerà un continuo impegno trasversale sul fronte Esg.
Lo sviluppo del piano restituisce un Gruppo con una redditività sostenibile che sarà perseguita attraverso la crescita, la diversificazione dei ricavi e il controllo dei costi. Un Gruppo in grado di soddisfare sempre meglio le esigenze finanziarie, assicurative e previdenziali della propria clientela e che, in termini di volumi, non farà mancare il sostegno alle imprese e alle famiglie, con l’obiettivo di arrivare al 2025 con gli impieghi vivi lordi alla clientela a quota 98 miliardi di euro e la raccolta diretta a 124,8 miliardi di euro.
Inoltre, il piano contempla nel triennio investimenti per la crescita e la macchina operativa pari a oltre 670 milioni di euro: circa 210 sosterranno lo sviluppo del business, 190 l’innovazione della rete, 170 saranno destinati all’evoluzione del modello operativo del Gruppo e 100 ai progetti strategici e di presidio dei rischi.
Più nel dettaglio, questi i principali target del piano 2023/2025:
profittabilità: ROE al 6,9%, cost/income al 62,5%, investimenti per 670 milioni di euro nel triennio per lo sviluppo del business e della macchina operativa;
qualità del credito: NPL ratio lordo al 3,5%, NPL ratio netto all’1,6%;
capitale e liquidità: Total Capital ratio al 21,8% e CET1 ratio al 20,7%;
digitale: potenziamento dei canali digitali come motore di crescita ad integrazione della prossimità;
information Technology: nuovo posizionamento strategico attraverso la revisione del modello di sourcing;
impegno ESG e sviluppo sostenibile dei territori: 98 miliardi di euro di impieghi lordi nel 2025 e 50 miliardi di euro di nuove erogazioni di crediti nel triennio.