A Cazzago Brabbia spunta un tesoro all’interno della chiesa di San Carlo

Don Antoniazzo Martelozzo, parroco di Cazzago Brabbia, paesino di 785 anime alle porte di Varese, voleva che la sua chiesa fosse più bella e solida. E, così, dopo avere consultato i parrocchiani, ha deciso di iniziare i lavori di ristrutturazione del sacro edificio. Dopo le prime rilevazioni, il preventivo di massima prevedeva un consolidamento strutturale della volta e delle pareti portanti, il rifacimento della facciata e altri piccoli interventi considerati urgenti. A questo punto si parte, ma ecco la sorpresa. Per capire cosa nascondeva l’intonaco di colore beige che ricopriva la parte interna dell’intero edificio, infatti, i tecnici hanno proceduto ad una stratigrafia, ed ecco che le rilevazioni hanno svelato un vero e proprio tesoro. Sono state infatti scoperte tracce dei dipinti seicenteschi della prima costruzione della chiesa e quasi tutti i dipinti realizzati nell’Ottocento. Un vero e proprio patrimonio, che ovviamente andava salvato. Allora don Antoniazzo riunisce i parrocchiani e tutti assieme decino di procedere con il restauro. Per finanziarne i lavori, gli abitanti del paese si autotassano, arrivando a raccogliere oltre 40mila euro. Indubbiamente uno sforzo di generosità, ma i soldi non bastano. E così è intervenuta la nostra Bcc, assieme alla Regione Lombardia e alla Fondazione Comunitaria del Varesotto. I tre enti sono d’accordo: il tesoro di CazzagoBrabbia va assolutamente salvato e, subito, sia la Curia che la Soprintendenza alle Belle Arti hanno dato il loro completo appoggio all’intervento. La nostra Bcc ha così messo a disposizione un primo contributo di 8mila euro e ha poi erogato un mutuo a tasso agevolatissimo per coprire la parte mancante dei fondi necessari per il restauro. Di più: il Progetto Soci della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si è anche impegnato a erogare ulteriori contributi nei prossimi anni, per aiutare la comunità di Cazzago Brabbia a far fronte alle rate del mutuo. ” È questo il nostro modo concreto di impegnarci per salvare un patrimonio storico che appartiene a tutto il territorio -commenta il presidente del Progetto Soci, Alberto Morandi-, perché è nei fatti che si dimostra la valenza fortemente e autenticamente locale di una banca come la nostra”. La prima costruzione dell’edificio sacro di Cazzago Brabbia risale all’inizio del 1600. La chiesa era più piccola dell’attuale. Era costituita da una sola navata e non aveva campanile. La torre è stata realizzata all’esterno dell’edificio solo nel 1670. Alla stessa epoca risale una cappella votiva dedicata alla Madonna, incastonata sotto la prima volta laterale sinistra. O questo, almeno, è quanto i tecnici hanno dedotto dai dipinti rinvenuti sulla volta e risalenti, appunto, al 1600. Si tratta di affreschi raffiguranti i Misteri del Rosario, tra cui spiccano una bella Crocifissione ed una non meno importante Assunzione. Questi gioielli dell’arte seicentesca sono rimasti celati alla vista di tutti per più di due secoli, dal momento che sono stati coperti da altre raffigurazioni tracciate nel corso dei lavori per il primo ampliamento della chiesa, avvenuto nel 1830. È in quegli anni, infatti, che vengono realizzate le due navate laterali e le attuali cinque cappelle votive. Sempre nel corso di quell’intervento, vengono costruite la volta e l’abside, e l’interno dell’edificio viene interamente riaffrescato: sull’abside compare un Cristo che benedice i fedeli, mentre altre figure Sacre trovano posto sulla volta. Nel 1910 l’ultimo ampliamento: la sacrestia viene allargata e, nel contempo, si dà una mano di bianco alla chiesa. Così, purtroppo, tutti gli affreschi ottocenteschi vengono coperti dall’intonaco: una scelta probabilmente dovuta al degrado in cui, evidentemente, già un secolo fa versavano gli affreschi. Nel 1940 una nuova tinteggiatura si sovrappone alla precedente e gli affreschi, ormai dimenticati dai più, vengono nascosti sempre più in profondità. In quegli anni, per decorare la chiesa, vengono dipinti alcuni soggetti Sacri sulla volta, ma nel 1982 anche queste opere d’arte vengono coperte, questa volta dall’intonaco beige che è tuttora visibile. Ora, grazie anche alla nostra Bcc, un importante intervento di restauro sta lentamente riportando la chiesa al suo antico splendore. Per celebrare la fine dei lavori, una grande festa è prevista per il prossimo 16 luglio, festa della Madonna del Carmine, compatronale assieme a San Carlo della chiesa di Cazzago Brabbia. Sarà il giorno dedicato alla chiesa ritrovata.

 

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