Statuto, bilancio, sindaci, regolamento i temi forti dell’assemblea di maggio

Domenica 29 maggio, nell’ormai usuale sede di Malpensa Fiere, si terrà l’annuale assemblea per l’approvazione del bilancio. Un appuntamento, quello di quest’anno, particolarmente significativo, perché ai temi rituali si aggiunge un ordine del giorno ricco di argomenti su cui i nostri Soci sono chiamati a confrontarsi. A partire già dall’avvio dei lavori (fissati per le 8,15), con una prima parte in sessione straordinaria, per approvare le modifiche allo statuto sociale. E poi, ancora, l’elezione del nuovo Collegio sindacale e l’approvazione del regolamento elettorale. Statuto Il nuovo statuto ha mantenuto inalterata “l’architettura” delineata nel 1994, incidendo esclusivamente sulle norme statutarie che dovevano essere adeguate a seguito della riforma del diritto societario, oppure presentavano disallineamenti rispetto alle disposizioni di vigilanza nel frattempo intervenute oppure, ancora, avevano destato difficoltà interpretative. Queste le variazioni più significative: all’art.1 si è introdotta la dichiarazione di “cooperativa a mutualità prevalente” anziché a responsabilità limitata, con le derivanti conseguenze in ambito fiscale; all’art.8 si è introdotto l’obbligo di comunicazione degli esiti delle deliberazioni di ammissione a Socio, che, già, formalmente, da noi veniva effettuato. Sempre nello stesso articolo, è previsto che, nella relazione di bilancio, siano specificati i criteri di ammissione a Socio adottati; l’art.21 prevede che la BCC non emetta più il titolo azionario e che la qualità di Socio risulti quindi solo dall’iscrizione al libro Soci; l’art. 24 è stato riscritto prevedendo varie possibilità di convocazione dell’Assemblea; all’art.26 si è esplicitato il potere del presidente di accertare i risultati delle votazioni; all’art.33 si è previsto che gli amministratori durano in carica tre esercizi; l’art.34 precisa che gli amministratori nominati a quelli già in carica scadono con quelli in carica; all’art.35 si è inserito un riferimento ai poteri del CdA in tema di controlli interni e si è prevista la facoltà del CdA di nominare comitati tecnici con funzioni consultive; all’art.37 si è previsto lo svolgimento del CdA anche per video o teleconferenza; idem all’art.41 per il Comitato Esecutivo; all’art.40, tra i compiti del Presidente il CdA, si è inserito quello di “provvedere affinché adeguate informazioni vengano fornite ai componenti del CdA e del Comitato Esecutivo”; all’art.43 sono stati ridefiniti i compiti e i poteri del Collegio Sindacale e la sua durata in tre esercizi (art.42); all’art.44 viene introdotta la funzione di controllo contabile; all’art.47 si sono meglio specificati i compiti del Direttore con riguardo alle attività nei confronti della struttura e con riferimento specifico al sistema dei controlli interni; all’art.51 si è prevista la facoltà del CdA di attivare la pratica del ristorno. Collegio Sindacale Le votazioni per l’elezione del Collegio sindacale avverranno col nuovo sistema elettronico, che abbiamo utilizzato per la prima volta lo scorso anno e che è stato reso ancora più semplice, intuitivo e rapido. Per quanto riguarda i candidati, non siamo in grado di pubblicarne l’elenco, in quanto la presentazione delle candidature si chiude lunedì 23 maggio alle ore 17. Bilancio 2004 I temi del bilancio saranno meglio sviscerati in assemblea e sul prossimo numero del nostro periodico, va però sottolineato che nonostante la stagnazione economica che stiamo vivendo, i risultati che la nostra Bcc si era prefissa nel piano strategico del 2003 sono stati pienamente raggiunti. “E il merito va equamente diviso tra tutti gli attori impegnati nel lavoro quotidiano: dal CdA, alla Direzione e il suo Comitato, dalle Filiali agli Uffici Interni”, commenta il nostro presidente, Silvano Caglio. Regolamento elettorale Della necessità della creazione di un regolamento elettorale se ne era a lungo parlato già lo scorso anno, quando il CdA aveva proposto all’assemblea la costituzione di un comitato per la sua elaborazione. Comitato formato dal presidente Silvano Caglio, dai vice presidenti Ignazio Parrinello e Lidio Clementi, dal consigliere Roberto Scazzosi e dai soci di nomina assembleare Luigi Barni, Danila Battaglia, Mauro Giardini, Gianluigi Risi, Luigi Selmo. Per la stesura del regolamento, la Commissione si è riunita diverse volte e si è consultata con il notaio Pietro Sormani, con il vice direttore della Federazione Lombarda, Filippo Spina, con il Collegio Sindacale e con il direttore generale Gianni Macchi. La necessità prima di un nuovo regolamento elettorale derivava dalla decadenza, a partire dal prossimo 1 dicembre 2005, dei patti parasociali. Patti che, come è noto, hanno orientato la compo- sizione del Cda dalla fusione della Bcc di Busto Garolfo con quella di Buguggiate. Servivano, in pratica, regole nuove in grado di tutelare entrambe le compagini sociali originarie e, tenute presente le origini storiche e patrimoniali all’atto della fusio- ne, il regolamento doveva sia considerare la fun- zione di leadership naturale della compagine bustese, sia tutelare la presenza della compagine buguggiatese/varesina, sia tenere in considerazio- ne il nuovo ruolo della nostra Bcc che, dopo la fusione, è uscita dall’ambito comunale ed è diven- tata la banca del territorio. “Riguardo al territorio -spiega il presidente Silvano Caglio-, pur riconoscendo sempre alle compagini sociali originarie il ruolo di guida e di testimoni dei valori del nostro movimento, si è voluto riservare due posti a consiglieri non provenienti dalle piazze storiche. La presenza in Cda di un componente “della provincia di Milano” e di uno “della provincia di Varese”, infatti, è un segno effettivo della nostra apertura al territorio su cui andiamo ad operare. Riguardo al CdA, la Commissione ha voluto, con poche regole semplici e funzionali, delineare la figura di un Consigliere più “dedicato” alla Banca ed ai temi economici e sociali del suo territorio. In pratica, essere consigliere non significa solo par- tecipare alle riunioni del CdA, ma vuol dire dedica- re tempo all’attività formativa e, pur nel limite di un ruolo “politico” e non “operativo”, essere più pre- sente nell’attività della banca. Anche per quanto concerne il Collegio Sindacale, la Commissione ha ritenuto di evidenziare la sua funzione di con- trollo, prevedendo un ricambio naturale ad ogni rinnovo. Un altro obiettivo della Commissione è stato quel- lo, pur nel rispetto della libertà cooperativistica, di evitare possibili “colpi di mano”, di qualsiasi prove- nienza, su un bene così prezioso come la nostra Bcc e di dotare il nostro Istituto, anche per il futu- ro, di un CdA rappresentativo del territorio, legato alle origini ed ai valori ispiratori, ricco di professio- nalità eterogenee e rispettoso dei nostri valori sociali”.

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