Busto Arsizio, medicina del futuro

Donato all'ospedale un nuovo apparecchio che permette di limitare gli interventi chirurgi nel piccolo intestino. Il primario Pietro Zoia: "Grazie alla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. oggi possiamo garantire cure adeguate anche a chi non può sostenere un'operazione"

Un nuovo enteroscopio per l’Unità Operativa di Medicina I a indirizzo gastroenterologico dell’ospedale di Busto Arsizio. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha donato una moderna apparecchiatura che permette di limitare gli interventi chirurgici nel piccolo intestino, zona particolarmente delicata, consentendo di curare anche quei pazienti che non possono sostenere un’operazione. 24La consegna ufficiale è avvenuta lo scorso 2 luglio, durante la conferenza stampa alla quale sono intervenuti il presidente della Bcc, Lidio Clementi, Mario Pozzi, componente del nostro consiglio di amministrazione, il direttore dell’azienda ospedaliera di Busto Arsizio, Pietro Zoia, il direttore sanitario dell’ospedale bustocco, Antonio Triarico, il primario di Medicina I, Giordano Bernasconi, e Carlo Maria Girelli,medico di reparto, tra imaggiori esperti in Italia dell’intestino tenue. «Ringrazio la Bcc per l’attenzione dimostrata: con questa apparecchiatura ampliamo l’offerta diagnostica e terapeutica in ambito gastroenterologico », ha detto Zoia. L’ospedale di Busto Arsizio è ora l’unico in provincia di Varese ad essere dotato di un enteroscopio. «Abbiamo voluto essere vicini alle esigenze del territorio assumendoci il costo del nuovo macchinario -ha ricordato il presidente Clementi-. Questo è un tassello in più a conferma dell’eccellenza che questa Azienda Ospedaliera sa esprimere».

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