La lotta al disagio giovanile si fa nei territori: si lavora con il volontariato, le scuole, gli oratori

disagio giovanile
"E' un lavoro congiunto fatto in sinergia per cercare di fronteggiare un fenomeno sempre più crescente e preoccupante", Elena Lucchini
“Stiamo affrontando con grande impegno il tema del disagio giovanile – ha dichiarato l’assessore lombardo Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità) – cercando di intervenire anche sulla fascia della pre-adolescenza, in un’ottica di prevenzione”.
Lavoriamo, ha ribadito Lucchini, “in sinergia con le altre istituzioni e con la rete delle associazioni e del volontariato, nonché con scuole e oratori. E’ un lavoro congiunto fatto in sinergia per cercare di fronteggiare un fenomeno sempre più crescente e preoccupante sul quale chiaramente tutti insieme come rete territoriale dobbiamo cercare di fronteggiare e intervenire prontamente”.
Puntiamo, ha proseguito l’esponente della Giunta, “all’inclusione sociale e all’empowerment, contrastando la dispersione scolastica e accompagnando i ragazzi in quella fase particolarmente critica del passaggio dalla scuola al mondo del lavoro”.
“Non solo attraverso queste misure, ma anche attraverso altri interventi, quasi 3 milioni di euro stanziati per il tramite delle ATS, stiamo facendo degli interventi e progetti sui vari territori coinvolgendo soprattutto le prefetture, anche per andare a contrastare i fenomeni degli atti di vandalismo, delle baby gang, cercando di promuovere la legalità. Quindi ci stiamo muovendo soprattutto con le istituzioni, anche a livello locale, gli enti territoriali, con tutta la rete, delle associazioni del volontariato, scuole e oratori compresi per contrastare gli atti di violenza, il bullismo, le baby gang e per promuovere la legalità”.
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