Gli utili dalle BCC “risultano determinato in misura maggiore dall’aumento dei proventi derivanti dai titoli di debito (tra cui i titoli di Stato), piuttosto che dall’attività di erogazione di finanziamenti a soci e clienti” e che “il margine di interesse è la principale fonte di reddito per le BCC che sono banche specializzate nella raccolta e negli impieghi alla clientela”, ricorda il presidente di Federcasse Augusto dell’Erba
Ad oggi, precisa ancora la Memoria, oltre il 60 per cento della redditività delle BCC viene dal margine di interesse rispetto a circa il 40 per cento della media dell’industria bancaria, “conseguenza di un modello di business che privilegia il rapporto con il territorio (oggi, in Italia, una filiale bancaria su cinque appartiene ad una BCC) e con clientela imprese di piccole e medie dimensioni (molte pratiche di affidamento ma di piccole dimensioni)”.
Federcasse sottolinea che alcune delle proprie considerazioni – “in particolare quelle connesse alla rilevanza della patrimonializzazione degli utili, ai fini della stabilità bancaria e della capacità di erogazione del credito – risultano valide anche per istituti bancari di piccole e medio-piccole dimensioni aventi natura bancaria diversa da quella di cooperativa a mutualità prevalente e che operano costantemente a supporto dei territori di riferimento, delle famiglie e delle piccole e medie imprese”.