Non hanno lasciato solo l’amico malato neppure durante il Covid. Ora Corbetta li premia

cuore mani solidarietà
"Tutti coloro che svolgono un servizio in modo volontario ed altruistico, sono animati dall’amore per il Signore ed i Suoi figli che sono la Chiesa, e che l’esempio vale molto più di tante parole", scrivono tra le altre cose nella motivazione del premio

Il Premio Suor Michela quest’anno va agli “amici di Roberto”. Non hanno abbandonato l’amico malato neppure durante il Covid, e hanno creato una associazione che continua a crescere.

La motivazione dice tutto: “Nel momento del bisogno si è sempre soli!” Oggi con questo premio vogliamo sfatare questo mito, gli Amici di Roby, Roberto Rondena, sono quello che, con un’altgra frase fatta, potremmo considerarli ‘L’eccezione che conferma la regola’. L’Amicizia, volendo darle una definizione, è una relazione tra due o più persone, tra cui c’è una carica emotiva ed è basata sul rispetto, la sincerità, la fiducia, e la disponibilità reciproca. Nel nostro caso qualcuno potrebbe storcere il naso in merito alla reciprocità, ma a questo punto anche la reciprocità trova il suo posto e ci aiuta a capirlo San Francesco, dove in un passo della sua PreghieraSemplice ci ricorda che ‘è dando che si riceve’.

Chi meglio degli Amici di Roby potevano trovare le parolegiuste per presentare a tutti noi la loro attività, pertanto ci limiteremo a leggere quanto loro hanno scritto:

“Sin da quando la malattia di Robertoha reso la sua vita più difficile alcuni suoi amici gli si sono stretti attorno per aiutarlo. Tre anni fa, in pieno Covid, il nucleo storico, ha deciso di organizzarsi perché, a turno, qualche amico potesse trascorrer eil sabato con Roberto.

Questo non per sostituire l’assistenzadi cui ha bisogno, ma in segno di amicizia. Chiaccherando con lui, , mangiando, ridendo e scherzando, ascoltando i suoi progetti, aiutandolo a realizzarli, ascoltando le sue difficoltà e raccontandogli le nostre”.

Ha funzionato e funziona, siamo sempre più numerosi ed ognuno di noi contribuisce per quanto gli è possibile.

Gli Amici di Roby sono tanti, gli amici si chiamano solo per nome e questi sono: Maurizio, Anna Rosa, Claudia, Agostino, Massimo, Luca, Simona, Gloria, Mario, Antonietta, Antonella, Nicoletta, Rosanna, Lilly, marella, Salvatore e Domenico. “Siamo fleici per quello che stiamo facendo per il nostro Amico, e per noi. Ci piace pensare che altri, conoscendo la nostra semplice storia, possano trarne ispirazione per fare del bene”. Gli Amici di Roby.

A questo punto noi del Comitato pensiamo che come Suor Michela, tutti coloro che svolgono un servizio in modo volontario ed altruistico, sono animati dall’amore per il Signore ed i Suoi figli che sono la Chiesa, e che l’esempio vale molto più di tante parole seguendo anche lo spirito del motto dell’Ordine del Cottolengo: CaritasChristi, Urgent Nos, Deo Gratias”

Premio Suor Michela

Il premio è dedicato alla figura della religiosa del Cottolengo che ha vissuto per 43 anni a Corbetta lavorando all’Asilo Mussi e come infermiera all’ambulatorio Comunale, lasciando un ricordo indelebile in tutta la cittadinanza.

Il premio fu istituito nel 1991 dal Comitato Promotore e dai Rappresentanti delle Associazioni di Volontariato di Corbetta nel primo anniversario della morte di Suor Michela, al secolo Caterina Bignotto, che si era spenta nell’anno precedente proprio il 17 Aprile, anniversario del Primo Miracolo della Madonna di Corbetta, e che come suo desiderio era stata sepolta nel locale cimitero.

Il premio viene assegnato ogni anno alla persona o all’Associazione di volontariato che si è distinta per generosità, altruismo e testimonianza cristiana, doti nelle quali Suor Michelina è stata esempio.

La semplice ma significativa cerimonia avviene la prima domenica dopo Pasqua nel Santuario della Madonna dei Miracoli, dopo la Messa solenne delle 10, nell’ambito dei festeggiamenti per la Festa del Perdono.

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