Quattro proposte concrete per l’Economia Civile e la sostenibilità, partendo dalla cooperazione

"L'economia civile, soprattutto in questo momento, ci ricorda che se sappiamo coordinarci e fare Rete, allora possiamo cambiare le cose senza aspettare che qualcuno le risolva al posto nostro", Luca Raffaele (Direttore Generale NeXt - Nuova Economia per Tutti)

Proposte concrete per la politica sono arrivate dal Festival Nazionale dell’Economia Civile. Il Festival continua ad essere un luogo di proposte   portate avanti potrebbero davvero rendere l’economia civile e la sostenibilità integrale elementi centrali di qualsiasi politica nazionale e locale che verrà realizzata:

  1. Fisco generativo – Razionalizzazione delle «spese fiscali», salvaguardando quelle ad alto impatto, sociale e ambientale, valorizzando le imprese che svolgono una «funzione sociale» e favorendo il reinvestimento degli utili e l’investimento dei contribuenti nel patrimonio delle imprese di comunità
  2. Scuole BES – Realizzare con il supporto di giovani e studenti una piattaforma peer to peer e open source che possa trasmettere contenuti aggiornati sugli ultimi sviluppi legati alla sostenibilità e all’Economia Civile.
  3. Turismo Impact – Creazione di un Community land Trust, di natura pubblicistica, per il recupero degli edifici di interesse storico ed architettonico in stato di abbandono dei piccoli comuni italiani, per renderli accessibili al pubblico e per gestirli come luoghi condivisi per lo smart working.
  4. Equità di genere e intergenerazionale –  Dirigere le risorse limitate del PNRR, verso le imprese che investono nel cambiamento e nella parità di genere che richiede formazione specialistica, supporto e accompagnamento collegando la certificazione UnIPdR 125:2022 agli indicatori ESG, che in questo modo riguarderà tutti gli stakeholder dell’impresa.

Luca Raffaele (Direttore Generale NeXt – Nuova Economia per Tutti) ha dichiarato: «Connettere idee, volti e mondi diversi è stato sempre il compito principale del Festival. L’economia civile, soprattutto in questo momento, ci ricorda che se sappiamo coordinarci e fare Rete, allora possiamo cambiare le cose senza aspettare che qualcuno le risolva al posto nostro».

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