“C’è la necessità di fare rete, massa critica, tra tutti i soggetti che oggi possono contribuire ad innovare i paradigmi dello sviluppo”. In questo contesto, portiamo l’esperienza originale e unica della cooperazione di credito, che interviene su uno dei temi più delicati dello sviluppo sociale ed economico come l’accesso al credito. “Fare banca in maniera sostenibile significa dialogare con i territori” ha detto Augusto dell’Erba, Presidente di Federcasse e del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo.
Le BCC hanno mostrato che il loro modello mutualistico, partecipativo, di banche di comunità assolve appieno ad una riconosciuta funzione anticiclica che ha contribuito in questi anni a sostenere famiglie ed imprese, presidiando inoltre territori a rischio desertificazione bancaria”. “Chiediamo adesso ai regolatori – conclude dell’Erba – attenzione per una legislazione proporzionale che consideri la differenza tra i diversi attori del credito e la funzione obiettivo delle banche di comunità. Tassello centrale per uno sviluppo equilibrato secondo i parametri dell’Economia civile”.
“L’economia civile ci insegna che di fronte ai tanti shock globali che ormai fanno parte della nostra vita (guerra, emergenza climatica, pandemie,) e le loro conseguenze economiche sulle nostre vite non siamo soli e non possiamo essere soli. Facendo squadra e “in buona compagnia” possiamo reagire e trovare risposte. Le buone pratiche ambasciatrici del Festival ci insegnano che le famiglie che si uniscono in comunità energetiche e gli imprenditori generativi che decidono di autoprodurre energia rinnovabile trasformano una bolletta esorbitante in una risorsa e in una fonte di reddito. Le imprese che fanno inclusione sociale trovano in questo una feroce fonte di significato che alimenta la loro produttività e competitività. La comunità del Festival Nazionale dell’Economia Civile – incoraggiata dai protagonisti incontrati in questa edizione (Enrico Giovannini, Giuliano Amato, il cardinale Matteo Maria Zuppi, Jeffrey Sachs tra gli altri) si fa e si farà politica dialogando con i candidati e i partiti per portare a casa risultati che creano progresso civile. Inclusione, cittadinanza attiva, co-progettazione sono le linee guida per un nuovo rapporto che da sale alla democrazia dove gli eletti diventano levatori delle energie della società civile. È il compito che ci siamo dati da qui al prossimo appuntamento a Firenze”.