L’obbiettivo è fare incontrare scuola e lavoro per formare giovani con professionalità ricercate dall’industria. Scienza, tecnologia, ingegneria, matematica. Ma non solo. Nell’era dell’industria 4.0 proprio il sapere umanistico torna centrale in quelle competenze necessarie per lavorare nell’impresa moderna. “Tutte le discipline sono parte dell’accesso ad un sapere unico”, spiega spiega Giuseppe Martino Dirigente scolastico dell’Isis Ponti. Il suo riferimento è rivolto alla necessità di fornire ai ragazzi valori, chiavi di lettura trasversali, possibilità di contaminazione tra saperi umanistici, scientifici e tecnici e alla necessità di insegnare a saper lavorare insieme con approccio positivo. La sfida non è solo e soltanto concentrata sulle competenze tecniche ma nella costruzione di una nuova generazione d’industria fatta di persone formate a tutto tondo.
Il progetto è organizzato dal FuturLab dell’Isis Ponti di Gallarate. Fondamentale il confronto con i rappresentanti delle imprese a partire da Giovanni Brugnoli, Vicepresidente di Confindustria; Barbara Colombo, Presidente di Ucimu; Gian Paolo Colzani di Leonardo Divisione Elicotteri.
10mila profili Stem (dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics), cioè competenti in materie scientifiche. Sono quelli che le imprese hanno ricercato e non trovato nel 2020 secondo i dati Excelsior Unioncamere. “Il mismatch evidenziato lo scorso anno sottolinea un problema di mancato incontro tra domanda e offerta del mondo del lavoro, che riguarda non solo i giovani laureati e diplomati e le imprese, ma l’intero sistema scolastico. Come superarlo? I ragazzi devono imparare a conoscere il territorio, devono avere la voglia e la curiosità di scoprire quanta industria ci sia in esso. Il ruolo dell’orientamento scolastico diventa quindi nevralgico, a partire da quello in uscita dalla vecchia terza media, un momento in cui le famiglie hanno ancora un ruolo centrale per evitare di sbagliare una scelta fondamentale di vita, per arrivare a quello post diploma, che metta in luce tutte le occasioni offerte dal nostro sistema formativo”. A sottolinearlo, Giovanni Brugnoli, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale umano in apertura del webinar Virtual Life Orienteering organizzato dal FuturLab dell’Isis Ponti di Gallarate. “I ragazzi devono conoscere tutte le opzioni a loro disposizione. A partire dagli ITS, che oggi rappresentano strumenti eccezionali per i giovani tanto da meritarsi la fama di armi contro la disoccupazione. Come Confindustria sono diverse le attività di comunicazione messe in atto a questo scopo (dagli Steam Space agli ITS Pop Days, per fare due esempi): obiettivo è diffondere consapevolezza”.
È proprio la convinzione che l’orientamento, oggi tra i punti deboli dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, debba essere invece uno strumento fondamentale per il futuro dei giovani ad aver spinto il FuturLab di Gallarate ad organizzare un percorso di incontri dedicato proprio agli insegnanti orientatori. “L’esigenza è chiara. Oggi serve aiutare i docenti che si occupano dell’orientamento in uscita a mettere in campo azioni efficaci per permettere ai ragazzi di poter avere miglior successo possibile nella vita. Per poter perseguire il progetto di essere felici, perché no? Oggi il sistema non è adeguato a questo ambizioso obiettivo. Per questo abbiamo creato il progetto Virtual Life Orienteering, che serve, si passi il gioco di parole, ad orientare gli orientatori” spiega Giuseppe Martino Dirigente scolastico dell’Isis Ponti. Un progetto aperto a tutti i livelli scolastici e al territorio nazionale. “L’iniziativa si inserisce nella cornice del sistema dei Futurlabs, le scuole più innovative in Italia, ed è unica nel suo genere. Obiettivo è orientare verso le professioni del futuro grazie alla professionalità di esperti in ambito universitario, delle neuroscienze e del mondo del lavoro. Le domande a cui dare risposta sono in primis due. Quali sono i saperi che possono aiutare i ragazzi ad essere consapevoli delle loro competenze, talenti e sogni? Il sogno, infatti, è il motore da alimentare: un ragazzo che sa sognare costruisce qualcosa di importante. La seconda riguarda, invece, la consapevolezza. Gli studenti devono sapere di cosa hanno bisogno le aziende, il tessuto industriale, quali sono i bisogni reali della società e del mondo del lavoro e come cambiano i contesti. Si troveranno, infatti, a lavorare in scenari del tutto nuovi che è bene cominciare a immaginare.” Spazio dunque a temi come gli aspetti pedagogici della didattica aumentata dalle nuove tecnologie, agli aspetti legati alle transizioni fra diversi ordini di scuole e a quelli finalizzati ad accompagnare gli studenti nella scelta consapevole di prosecuzione del percorso di studi o di ulteriore formazione professionalizzante (ITS), propedeutica all’inserimento nel mondo del lavoro. Il tutto tenendo conto della consapevolezza di sé, delle aspettative e di ciò che pensano gli adolescenti rispetto al loro progetto di vita, al loro futuro professionale e quali siano le loro reali aspirazioni lavorative.
Ed è per questo che all’interno della programmazione del corso gratuito, sviluppato in 25 ore nel mese di giugno e comprensivo di un project work, è stata prevista una tavola rotonda dedicata specificamente al mondo dell’impresa con protagonisti, oltre a Brugnoli, anche Barbara Colombo, Ceo di Ficep Spa e Presidente di Ucimu e Gianpaolo Colzani, Responsabile HR Management di Leonardo Divisione Elicotteri.
“E’ molto importante scoprire e indirizzare le passioni in età giovanile. Le imprese come la mia sono alla continua ricerca di innovazione e di giovani talenti qualificati in campo tecnico ingegneristico. In un sistema in forte accelerazione, è ovvio che un giovane porti già con sé in dote in azienda la capacità di accedere alla innovazione. Ma i ragazzi devono essere prima di tutto consapevoli anche dalle ottime opportunità dal punto di vista retributivo. Il mio consiglio è quello di visitare le aziende, gli ambienti di lavoro, per superare vecchie idee di fabbrica” ha sottolineato l’imprenditrice Barbara Colombo, che si è soffermata anche sul tema del genere. “Se una donna ha la passione per le materie tecniche, non deve scoraggiarsi. La differenza di genere porta con sé competenze e abilità nuove che anche l’industria meccanica apprezza. Peraltro, la digitalizzazione dei processi sta producendo maggiori occasioni. In Ficep, ad esempio, abbiamo recentemente assunto due donne per ruoli tecnici”.
Focus, anche sulle richieste di nuove competenze di un settore altamente tecnologico come quello aerospaziale, attraverso la testimonianza di Gianpaolo Colzani, Responsabile HR Management – Leonardo Divisione Elicotteri: “Tenendo conto del patrimonio tecnologico e di conoscenza che caratterizza Leonardo, l’azienda è fortemente impegnata non solo a preservarlo nel presente ma anche a svilupparlo ulteriormente per il futuro. Leonardo ha attualmente il 62% dei propri collaboratori con titolo STEM ed il possesso di queste qualificazioni è sempre più richiesto nelle nuove assunzioni. Siamo anche fortemente focalizzati sulla valorizzazione dei giovani e delle donne che operano in azienda, anche in aree quali Engineering, Manufacturing e Project/Program Management favorendone lo sviluppo professionale e la progressione di carriera. Vogliamo essere sempre più presenti sui territori e tra le comunità: abbiamo implementato iniziative rilevanti come il programma STEMLab per promuovere la cultura STEM nelle scuole italiane per bambini e ragazzi dai 6 fino ai 18 anni e per diffondere un mindset di ‘accessibilità’ alle professioni scientifiche e STEM. Lo sguardo verso il futuro comporta per Leonardo la necessità di una sempre maggiore convergenza fra le proprie capacità industriali e l’innovazione digitale che rappresenta la nuova frontiera sulla quale costruire le fondamenta per assicurare la competitività e la continuità aziendale nell’interesse di tutti gli stakeholders e delle nuove generazioni”.