Il 28 ottobre, la Commissione europea ha proposto una nuova iniziativa per rendere più agevole per le diverse autorità coinvolte nello sdoganamento delle merci scambiare per via elettronica le informazioni trasmesse dagli operatori, i quali potranno presentare una sola volta le informazioni richieste per l’importazione o l’esportazione delle merci. Il cosiddetto “sistema dello sportello unico doganale dell’UE” mira a rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra le diverse autorità al fine di agevolare la verifica automatizzata delle formalità non doganali per le merci che entrano o escono dall’Unione.
Il Consiglio e la Fondazione nazionali dei commercialisti commentano la proposta.
La proposta è il primo risultato concreto del piano d’azione recentemente adottato per far avanzare l’unione doganale e lancia un progetto ambizioso di modernizzazione dei controlli alle frontiere, da realizzare nei prossimi dieci anni, per agevolare gli scambi commerciali, migliorare i controlli di sicurezza e di conformità e ridurre gli oneri amministrativi per le imprese.
Ogni anno l’unione doganale facilita gli scambi commerciali di merci per un valore di oltre 3.500 miliardi di euro. L’efficienza dello sdoganamento e dei controlli doganali è essenziale per consentire il flusso regolare degli scambi commerciali, tutelando nel contempo i cittadini, le imprese e l’ambiente dell’UE. La crisi del coronavirus ha messo in evidenza l’importanza di disporre di processi doganali agili, ma robusti, e questo aspetto diventerà sempre più rilevante con il costante aumento dei volumi degli scambi e l’emergere di nuove tendenze connesse alla digitalizzazione e al commercio elettronico, come ad esempio nuove forme di frode.
Attualmente le formalità richieste alle frontiere esterne dell’UE coinvolgono spesso molte autorità diverse responsabili di settori differenti, le imprese devono pertanto trasmettere informazioni a più autorità, ciascuna con il proprio portale e le proprie procedure. Questa pratica è complessa e dispendiosa e riduce la capacità delle autorità di agire in modo congiunto nella lotta contro i rischi.
La proposta mira a una cooperazione rafforzata fra tutte le autorità di frontiera attraverso uno sportello unico che consentirà alle imprese e agli operatori commerciali di presentare dati in un unico portale in un singolo Stato membro, riducendo in tal modo duplicazioni, tempi e costi. Le autorità doganali e le altre autorità saranno quindi in grado di utilizzare collettivamente questi dati e di avere così un quadro d’insieme più chiaro a livello dell’UE delle merci che entrano nel territorio dell’Unione o ne escono.
Si tratta di un progetto ambizioso, che comporterà investimenti ingenti a livello dell’Unione e degli Stati membri che la Commissione sosterrà, ove possibile, anche attraverso finanziamenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza.