L’Arcivescovo di Milano: “La domenica a mezzogiorno suoniamo le campane e chiamiamo un amico”

campana campane
"Vi invito a vivere questo tempo in cui non è possibile celebrare con il popolo come un venerdì di Quaresima che si prolunga per tutta la settimana"

“Vorrei venire in casa vostra, stringervi la mano, bere un caffè … invece vi raggiungo con questo messaggio”. Dopo il video messaggio inviato “ai sacerdoti, religiosi e diaconi” di giovedì 5 marzo, l’Arcivescovo Mario si rivolge ora a tutti i fedeli dell’Arcidiocesi di Milano.

Un primo pensiero è per coloro che sono malati, ricoverati o in quarantena e il personale sanitario, molto provato in questo periodo.

Tre gli inviti poi rivolti dall’Arcivescovo Mario.

L’invito a vivere questo tempo in cui non è possibile celebrare con il popolo come “un venerdì di Quaresima che si prolunga per tutta la settimana”. Il rito Ambrosiano – infatti – non prevede la celebrazione della S. Messa nei venerdì del tempo di Quaresima. “Ci sono Messe senza fedeli e fedeli senza Messa” Le messe vengono comunque celebrate ma senza fedeli, rispettando le norme, ma nella celebrazione “il prete sa che voi siete presenti” e “mi pensa, sa anche quale è il mio posto sulla panca e si ricorda di me”. E per i fedeli che vivono questo digiuno eucaristico il pensiero va ai milioni di cristiani nel mondo che non possono celebrare per mancanza di sacerdoti.

Quindi l’esortazione a vivere questa abbondanza di tempo libero, grande tentazione e grande opportunità, in modo proficuo, dedicando tempo alla preghiera, ad una visita personale in chiesa pregando “per me, per voi, per la vostra famiglia, per questa società.” Ai ragazzi l’invito a rendersi disponibili “c’è una gioia nel rendersi utili, usate bene il tempo”, cercate di studiare, imparate a cucinare…

Infine l’invito a comunicare la gioia, a suonare le campane Domenica a mezzogiorno, a chiamare un amico per dire “buona Domenica!”

Videomessaggio a tutti i fedeli dell’Arcidiocesi di Milano https://youtu.be/iecZjYu4cGQ

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