Lago di Varese: parte il percorso per renderlo balneabile

Si stima che i lavori verranno terminati entro il 2021 per un costo complessivo di 6 milioni di euro.

Lo schema dell’accordo si articola in cinque macroazioni che riguarderanno innanzitutto il miglioramento del reticolo fognario del bacino del lago. Sarà necessario infatti risanare i mille chilometri di rete fognaria, sostituire oltre duecento sfioratori e controllare capillarmente gli scarichi abusivi ancora presenti. Le altre azioni riguardano il monitoraggio dello stato delle acque del lago, la riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico, la salvaguardia dell’area protetta, tutelando l’ecosistema che sta attorno al bacino lacuale e infine l’attività di comunicazione e promozione sul territorio dell’Aqst. Le risorse messe a disposizione ammontano a 5.8 milioni di euro (1 milione e mezzo dedicate all’attività di prelievo ipolimnico). La spesa prevista è di 6 milioni di euro.

“Il risanamento del lago di Varese segna oggi un momento molto importante a cui siamo arrivati grazie all’impegno dei comuni rivieraschi che si sono molto impegnati negli ultimi anni per presentare un progetto per risanare il nostro lago – dichiara il Consigliere regionale del Pd Samuele Astuti -. Un obiettivo importante quello di rendere il lago balneabile dopo tanti anni e tanti tentativi che purtroppo non hanno portato a risultati soddisfacenti. Ora c’è un impegno, importante, della Regione Lombardia, grazie a un emendamento approvato all’unanimità dal Consiglio regionale che ha permesso di stanziare risorse ad hoc. I problemi da risolvere sono tanti e le procedure non sono facili, però siamo a un buon punto di partenza. Nei prossimi mesi il lavoro dei Comuni, della Provincia e della Regione sarà impegnativo e noi lo seguiremo senza far mancare il nostro supporto”.

Si è insediato nella sede dell’Ufficio territoriale regionale (Utr) di Varese, alla presenza del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il Comitato di coordinamento dell’Accordo Quadro per lo Sviluppo Territoriale (AQST) “Salvaguardia e risanamento del lago di Varese”, presieduto dall’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, e dai rappresentanti di: Provincia di Varese, Comuni lacuali di Azzate, Bardello, Biandronno, Bodio Lomnago, Buguggiate, Cazzago Brabbia, Daverio, Galliate Lombardia, Gavirate, Inarzo, Varese, ARPA Lombardia, ATS Insubria, Ufficio d’Ambito Varese, Gestore del SII (Alfa).

“Con l’insediamento del Comitato di coordinamento – ha detto Fontana – si entra nel vivo del percorso che, salvo intoppi burocratici, ci avvicinerà all’obiettivo del risanamento totale del lago di Varese e della sua balneabilità, nel 2021. Mi ero impegnato con tutti i sindaci lacustri a trovare una risposta efficace a un problema che da decenni attanaglia il nostro bel lago e direi che stiamo procedendo nella strada giusta. Le azioni previste dall’Accordo, che verrà sottoscritto nel prossimo mese di marzo, con un metodo di lavoro che coinvolge tutti gli attori coinvolti, potranno essere finanziate con i circa 6 milioni di investimento che abbiamo stanziato lo scorso mese di dicembre che testimonia la concretezza dell’operazione”.

“Un passo in avanti importante e concreto – ha aggiunto Cattaneo – che verrà dettagliato ulteriormente con la sottoscrizione dell’accordocondiviso da tutti i soggetti presenti oggi al tavolo e che sarà siglato entro Pasqua. La collaborazione tra le parti coinvolte e la volontà comune di arrivare a questo risultato condiviso dimostra come il risanamento del lago non sia un progetto sulla carta, ma un obiettivo che finalmente sarà raggiungibile che porterà ricadute positive in ambito ambientale, economico e turistico”.

“Finalmente qualcosa si muove e si intravede l’alba di un giorno che potrebbe essere radioso per il Lago di Varese – afferma anche Roberto Cenci, consigliere regionale del M5S Lombardia -. È patrimonio di tutti e va risanato. Sono moltissime le sollecitazioni che il M5S ha portato in Regione Lombardia perché finalmente si procedesse al risanamento del lago. Ultima in ordine di tempo, l’approvazione in Consiglio regionale di un ordine del giorno che chiedeva a Regione Lombardia di censire gli scarichi abusivi. Mi auguro che l’Assessore Cattaneo traduca le sue parole in atti concreti nell’interesse dei cittadini. Ovviamente noi monitoreremo che le cose siano fatte bene”.

 

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