Al birrificio sociale di Malnate trovano posto anche i diversamente abili

Oltre al lavoro del personale tecnico trovino spazio anche delle categorie svantaggiate che possono essere impiegate per le attività di imbottigliamento, etichettatura, tappatura e tutte quelle mansioni che non richiedano specifiche competenze tecniche.

L’idea di creare una realtà produttiva artigianale legata al settore della birra nasce dalla constatazione della crescita di questo settore nel mercato italiano.

Sebbene la crescita del mercato abbia portato alla nascita di molteplici birrifici artigianali sul territorio italiano, pochi di loro hanno optato per una deriva sociale della loro attività.

L’idea di base di questo progetto è quella della creazione di una realtà aperta al sociale, dove oltre al lavoro del personale tecnico trovino spazio anche delle categorie svantaggiate che possono essere impiegate per le attività di imbottigliamento, etichettatura, tappatura e tutte quelle mansioni che non richiedano specifiche competenze tecniche.

La forma societaria che più risponde a questa tipologia di impresa è la cooperativa sociale di tipo B. Questo tipo di società a mutualità prevalente tra i soci prevede delle condizioni favorevoli all’impiego di personale in condizioni svantaggiate, oltre ad una quasi totale assenza di tassazione sull’utile di gestione, condizione fondamentale visto che lo scopo finale non è la divisione del guadagno tra i soci ma la creazione di un fondo per lo sviluppo ulteriore dell’attività stessa e per eventualmente finanziare altre imprese o iniziative a carattere sociale.

Attualmente in Italia si consumano circa 30 litri di birra pro capite anno. Il consumo è lentamente cresciuto nel corso degli ultimi 6/7 anni e, sebbene lontano dai 155 litri pro capite dalla Repubblica Ceca, rappresenta un valore importante, tenuto conto dell’ingombrante presenza del vino come bevanda alcolica che, per tradizione, detiene la maggior quota di mercato.
In particolare la domanda per prodotti artigianali di qualità è cresciuta in modo esponenziale, prova ne è che anche i colossi della birra industriale, come Poretti ad esempio, hanno lanciato delle produzioni più mirate alla qualità ed alla varietàrispetto alla tradizionale “bionda”.

Il mercato di riferimento è rappresentato in buona parte da giovani tra i 18 e i 40 anni, che prediligono una diversificazione dei tipi di birra ed un prodotto più curato, non solo per quanto riguarda il gusto ma anche in dettagli come la bottiglia ed il packaging.

Circa il 30% degli acquirenti legati alla birra artigianale sono inoltre cultori del prodotto e rappresentano la comunità degli Homebrewers, ovvero piccoli produttori casalinghi fai da te.

Nella prima fase del progetto abbiamo si è deciso di partire come soci della Cooperativa Sociale il Giardino del Sole di Venegono Superiore e di avviare la produzione come ramo d’azienda della cooperativa stessa utilizzando un impianto in conto terzi con nostre ricette.

Nei primi tre anni il progetto prevede la raccolta dei fondi necessari per l’acquisto degli impianti e l’avviamento dell’attività produttiva della birra artigianale a Malnate. L’attività prevede la creazione di posti di lavoro per ragazzi svantaggiati.

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