E’ ormai ufficiale, Alex dalla Nigeria, Yankhouba dal Senegal, Joseph dal Ghana e Alì dal Pakistan hanno dato la loro disponibilità a svolgere attività di volontariato a favore della collettività. Hanno infatti presentato domanda di iscrizione all’Albo dei Volontari Civici, mettendosi a disposizione dell’Ufficio tecnico, per piccole manutenzioni e cura del verde pubblico.
La collaborazione attivata con la parrocchia e con la cooperativa sociale Intrecci, che segue da vicino i ragazzi accolti, dimostra che è possibile per le persone straniere, se inserite in contesti capacitanti, contribuire al bene e al benessere della comunità che li accoglie. Ma soprattutto che il volontariato è il luogo in cui matura e si costruisce un “prendere parte” che realizza un “essere parte”. Infatti, è solo in seguito alla sperimentazione di un senso di appartenenza che può nascere il desiderio di contribuire, mettendoci del proprio, a favore di qualcosa – un gruppo, un quartiere, un comunità – di cui ci si sente o si desidera far parte.
L’avvio di questa esperienza di volontariato rappresenta sicuramente un’occasione importante per la comunità cittadina, perché favorisce scambi interculturali, spazi di conoscenza e di reciproco riconoscimento dentro relazioni paritarie e di mutua crescita. In questa società sempre più frammentata, e per questo disorientata e impaurita, pensiamo sia fondamentale accogliere la sfida offerta dalla disponibilità di questi quattro ragazzi tentando di costruire una convivenza più matura, integrata e dunque più forte. Questo significa provare a scommettere su ciò che ci unisce piuttosto su ciò che divide: uno stesso desiderio di essere riconosciuto, di appartenere e di partecipare. L’esperienza di volontariato civico, promossa dall’Amministrazione Cerini anche a Castellanza, può essere il terreno in cui coltivare insieme questo comune desiderio.