Era il 1945 quando da Bologna, Leonardo Sega e Tolmino Puggioli portano nella cittadina dell’altomilanese la palla ovale che subito viene abbracciata dai parabiaghesi. Nasce così il Rugby Parabiago. I colori sociali, rossoblu, vengono scelti ricalcando quelli storici del capoluogo emiliano. Dopo 3 anni, la neonata società si affilia alla Federazione Italiana Rugby. Inizia lì, nel 1948, un cammino che oggi, quasi settant’anni dopo, continua col medesimo entusiasmo. Primo presidente fu Nino Cataldi. I due bolognesi assumono la guida tecnica della squadra. In due anni il Parabiago passa dalla Serie C alla Serie A. Sono gli anni di Filippo Caccia Dominioni. Figura storica a cui si susseguono, nel corso dei decenni, Giuseppe Mastroluca, Rino Venegoni e Luciano Marazzini (a questi ultimi due è oggi intitolato il campo da gioco di Via Carso). Arrivano gli anni di Nino Cataldi e Piero Belloni. Senza dimenticare i tanti stranieri che hanno contribuito a far crescere la società di Parabiago. Pieter Tolsma, Eddy Watson, Steve Herlhy, A.E. Russel Linch. Per finire con gli attuali Martin Murgier e Juan Pablo Sanchez, già stelle in Eccellenza. Passando per chi è arrivato dall’altra parte del mondo, come il neozelandese Joe Kamana già nel giro dei Melbourne Rebels, franchigia del Super Rugby dell’emisfero sud e Joshua Mikaele forte numero 8 di origine samoana.
Una storia che prosegue in Serie B. Una categoria nella quale il Parabiago di Fusé giocava negli anni’80 sfiorando la promozione in Serie A. Una Serie A. Dopo anni difficili seguiti all’addio di Coach Marco Pisati con il Para costretto nei bassifondi della Serie C, il processo di crescita porta a stagioni esaltanti. Lo spareggio di Asti perso con il Settimo Torinese. I play-off vinti contro il Valsugana. Il ritorno in Serie B. Le stagioni chiuse tra le prime della categoria prima dei play-off promozione per la Serie A centrati nel 2014-15. La finale contro Paese è agrodolce. La vittoria in Veneto non viene replicata in casa. L’assalto alla categoria superiore è rimandato. Destinato alla nuova gestione Marco De Rossi, ex allenatore della nazionale italiana di Rugby a Sette e con un passato da giocatore in Super 10, l’attuale Eccellenza. Sotto l’ottima guida del tecnico livornese, arriva la seconda vittoria consecutiva nel campionato di serie B, ma è ancora il playoff lo scoglio sul quale di arrestano le velleità di promozione. Questa volta e’ il Rugby Pesaro ad avere la meglio nel doppio scontro 22-19 in terra marchigiana e vittoria casalinga per 15-13 che non basta per ribaltare il risultato della prima partita. Il ritorno di Massimo Mamo e il ripescaggio in Serie A per la stagione 2016/17 è storia recente. Una storia, se facciamo riferimento alla prima stagione nella serie cadetta, in crescendo di qualità: l’esordio dei Galletti nella nuova dimensione non è sicuramente facile, le squadre che incontra la compagine di capitan Canzini hanno più esperienza e organizzazione. Nulla però da eccepire per quanto riguarda la determinazione dei ragazzi parabiaghesi che, partita dopo partita e allenamento dopo allenamento, colmano il divario delle prime uscite stagionali al punto da potersi togliere i classici “sassi nelle scarpe” e ottenere la meritata salvezza vincendo il girone finale.
Un presente solido. Un presente che per guardare ad un futuro promettente non dimentica un passato pionieristico di cui andare fieri. Il bilancio dell’ultima stagione sportiva è positivo con 868 tesserati, la squadra salva in A, la Coppa Italia femminile in bacheca e un movimento di grandi numeri per il giovanile.