Dai frontalieri soldi ai comuni per scuole, strade e manutenzione

Milioni di euro vengono pagati dalla Svizzera a comuni e provincie per i ritorni delle tasse dei frontalieri dovuti all'Italia.

Si tratta di milioni di euro che arrivano dai ristorni, le tasse che i lavoratori frontalieri pagano in Svizzera e che, come previsto da un accordo fiscale del 1974, vengono restituiti in parte ai territori di frontiera, Provincie e Comuni. Negli ultimi anni il numero dei frontalieri delle province di Varese e Como è molto cresciuto, passando da circa 43.000 unità nel 2011 a quasi 53 mila nel 2015, con un conseguente incremento delle risorse ristornate ai territori.

“Alla Provincia di Varese arriveranno circa 7,6 milioni di euro dai ristorni dei frontalieri – spiegò ali consigliere provinciale Luca Paris – verranno utilizzati per spese di manutenzione di scuole, impianti, strade, piste ciclabili. Una piccola parte (c.ca 120 mila euro) sarà utilizzata per la sistemazione della facciata di Villa Recalcati. Quest’anno le somme attribuite alla Provincia di Varese saranno, come già detto, di circa 7,6 milioni di euro, mentre 21,7 milioni di euro andranno ai Comuni della provincia dove risiedono i frontalieri. Queste risorse, negli ultimi 40 anni, hanno costituito una certezza per i bilanci di molti dei nostri Enti pubblici, garantendo un equilibrio nei territori di confine che sono soggetti ad una continua sfida competitiva con la Svizzera: risorse la cui assegnazione al territorio é ampiamente giustificata. Il tema della difesa dell’ economia dei territori di confine deve essere terreno di possibile incontro tra tutte le forze politiche all’interno delle Istituzioni locali, a partire dai Comuni e dalla Provincia, fino ad arrivare alla Regione, anche in un franco confronto con lo Stato centrale, per evitare di penalizzare i redditi e l’ occupazione dei nostri lavoratori”.

 

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