Stop agli investimenti che ruotano attorno ai combustibili fossili, scelte orientate a sistemi di trasporto carbon free, introduzione di un tetto alle emissioni e incentivi all’innovazione in tutti i settori dell’industria. Sono queste le richieste che l’Institutional investors group on climate change (Iigcc), composto da 120 investitori con un portafoglio da oltre 13 miliardi di euro, hanno presentato in un documento rivolto all’Unione Europea, per chiedere un mercato finanziario più verde.
La spinta etica si unisce a considerazioni di tipo economico: il cambiamento climatico rappresenta un pericoloso fattore di instabilità per la finanza mondiale. Le catastrofi naturali, in aumento proprio per via del surriscaldamento globale, hanno inoltre un impatto sul valore di immobili e infrastrutture. Per questo gli investitori sono diventati sempre più consci e sensibili verso il tema della sostenibilità ambientale, e chiedono ai governi azioni incisive in questo senso.
La Commissione europea, in particolare, sta discutendo se riservare, da oggi al 2020, almeno il 20% del budget europeo ad azioni volte a limitare i cambiamenti climatici, favorendo la transizione alle energie rinnovabili in molti campi.