Il Sole 24 Ore di lunedì 5 settembre ha elaborato la “mappa del valore aggiunto” delle imprese italiane, e fotografato una situazione 2015 che porta a essere fiduciosi sulla ripresa dell’economia.
Il maggiore quotidiano economico italiano analizza un’elaborazione condotta da InfoCamere su 369mila bilanci 2015 depositati da aziende italiane in utile. Ne emergono due indicatori positivi: l’aumento del valore aggiunto (+10%, per un totale di 252 miliardi) e l’aumento del fatturato (+9,9%, per un totale di 1.105,5 miliardi). Guardando a tutti i bilanci in generale (non solo a quelli in utile) si riscontra anche una lieve diminuzione del numero di aziende che hanno chiuso i conti in negativo, che sono passate nel 2015 al 33,6% (nel 2014 erano state il 36,1%).
Insomma, le aziende italiane del campione hanno prodotto e venduto di più, sono cresciute, nonostante una circostanza negativa come la deflazione. Hanno sfruttato fattori come l’export (miglior dato del decennio con 414 miliardi), il super dollaro, le sanzioni alla Russia e la diminuzione del prezzo del petrolio. Ora si attende che questi dati positivi si traducano anche in un aumento dell’occupazione.
La regione che traina la ripresa risulta la Lombardia, con dati sopra la media nazionale in tutte le province, ma si riscontrano performance positive anche in alcuni distretti del sud.