Da mezzo secolo testimoni del dono. Buon compleanno Avis Villa Cortese

In occasione dei festeggiamenti, presentato il libro “1966-2016: 50 anni di Avis a Villa Cortese - Primi in Italia per solidarietà e impegno” realizzato con il supporto della Bcc

Mezzo secolo di donazioni. Il gruppo Avis di Villa Cortese ha celebrato i suoi primi 50 anni di attività con un libro storico e un primato nazionale. È stato presentato domenica 15 maggio 2016 nel Palavilla cittadino il volume “1966-2016: 50 anni di Avis a Villa Cortese – Primi in Italia per solidarietà e impegno” scritto da Laura Crespi e realizzato con il contributo della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Un tributo ad una associazione che ha fatto del “dono” la sua parola d’ordine riuscendo a trasmettere ai propri concittadini lo spirito avisino, tanto che Villa Cortese è il paese in Italia con il numero più alto di donatori rispetto alla popolazione (441 contro 6.200 residenti, dato aggiornato al 31 dicembre 2015).

5_dIn molti sono intervenuti per spegnere le prestigiose 50 candeline. Dal presidente di Avis nazionale Vincenzo Saturni al vicepresidente vicario di Avis provinciale Milano Elio D’Onofrio fino a tutto il direttivo di Avis Legnano, sezione di riferimento per il gruppo di Villa Cortese, guidato dal presidente Roberto Stevanin con il tesoriere Decio Pensotti, storica anima di Avis Legnano. Anche la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è intervenuta nel ribadire non solamente «la vicinanza al territorio che da sempre contraddistingue l’operato della nostra banca – ha detto il vicepresidente della Bcc Mauro Colombo -, ma la vicinanza che, come unica banca locale, abbiamo da sempre avuto nei confronti di Avis che raccoglie in sé molti valori caratteristici del mondo del volontariato e della solidarietà».

Donare il sangue non è infatti solamente un gesto altruistico, ma è un’azione che può salvare una vita.4_d «Il mondo è pieno di utilitaristi disincantati, quelli che “nessuno ti regala niente per niente”. Gli avisini sono la dimostrazione che questa affermazione è falsa, ma soprattutto sono la conferma del fatto che chi “dona” alla fine ci guadagna sempre. E non solo in gratitudine. Perché il dono è un investimento sul futuro. Un  contratto a lungo termine», ha introdotto il sindaco di Villa Cortese Giovanni Alborghetti. «Il dono è la forma più sottilmente disinteressata del profitto, perché è l’origine stessa del legame sociale, il gesto primario, incondizionato e gratuito che fa uscire l’individuo da se stesso e lo lega agli altri in una rete che assicura scambio, protezione, solidarietà. Per questo ringrazio tutti gli avisini, non solo per il bene concreto che hanno fatto in questi 50 anni con il loro dono, ma anche e soprattutto perché, con questa loro generosità, hanno reso migliore il nostro vivere civile».

9_dIl gruppo Avis di Villa Cortese è stato attento interprete di questo spirito. «Chi mi ha preceduto, a partire dal fondatore Vitaliano Zenari e proseguendo con Alberto Fornara, Costante Zanato e Alfredo Pesenti, ha saputo interpretare il bisogno, diffuso in tutto il volontariato, di persone che si impegnano in prima persona a portare avanti le singole strutture», ha detto il capogruppo dell’Avis villino Gianfranco Guerini rendendo omaggio alla storia del gruppo. E la storia, «è per noi un punto di continuità», ha aggiunto il presidente della sezione Avis di Legnano Roberto Stevanin. «Questo libro può rappresentare un viatico per poter andare avanti al fine di tramandare i valori fondamentali su cui ci basiamo. Anche il futuro di Avis si crea guardando la storia e ciò che altri hanno costruito. In questo contesto, il Gruppo di Villa Cortese è uno speciale esempio di volontariato attivo, disposto a cambiare, a rinnovarsi, a partire dalla piazza per raggiungere le persone».

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