
È ancora segno più. L’editoria per ragazzi nel 2015 cresce del +7,9% con un fatturato che raggiunge i 182 milioni di euro (esclusa la Grande distribuzione organizzata: dati Nielsen per AIE) e conferma il suo trend. È proprio questo segmento a trainare tutto il comparto librario verso i primi segnali positivi (+0,7% per il mercato complessivo del libro nei canali trade: librerie, online, gdo – fonte: Nielsen per AIE). Questi sono solo i primi elementi che fotografano il settore, così come emergono dal “Rapporto sull’editoria per ragazzi 2016”, a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE), in uscita in ebook il 4 aprile* in occasione dell’apertura della Fiera internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna (4–7 aprile), una delle manifestazioni del settore più importanti del mondo.
Spiega in un’intervista sul Sole 24 Ore del 24 marzo Francesca Archinto, editrice e coordinatrice del Gruppo di AIE (Associazione italiana degli editori di libri) che si occupa di editoria per ragazzi: «Qualche anno fa il rapporto fra titoli in arrivo dall’estero e titoli venduti dall’Italia, nell’editoria per ragazzi, era di 1 a 3. Nel 2015 si sono invertiti i fattori (…). Dall’Italia sono stati venduti 2.140 titoli all’estero. Al contrario ne abbiamo “importati” 1.900».
Aggiungendo a quei 182 milioni di euro anche i dati delle vendite effettuate in negozi di giocattoli, fiere e vendite dirette, si arriva a 220 milioni di euro; i titoli per ragazzi rappresentano così il 7-8% del mercato e anche le copie vendute sono aumentate (+7,5% annuo, quota 20 milioni).
Continua Archinto sempre sul Sole 24 Ore: «Il mercato italiano, magari in ritardo rispetto a quelli europei, ha preso coscienza dell’importanza di questo settore». Nel nostro Paese ci sono 199 marchi specializzati e negli ultimi anni si è registrata una grande crescita di librerie per ragazzi, fiere di settore, eventi dedicati alla lettura per i più piccoli e spazi ad hoc nelle grandi catene. Nella fascia 11-14 anni i lettori sono il 52%, nei 15-17 anni il 53,9%, nei 18-19 anni il 50,3%. E i lettori di ebook sono più del doppio rispetto alla media nazionale.
Si può ancora migliorare e l’editoria italiana specializzata ha i mezzi per farlo, perché, conclude sempre Francesca Archinto, «I piccoli editori possono sfruttare al meglio la necessità di puntare sulla qualità. Gli albi illustrati necessitano di grande attenzione nella fattura. In questo gli editori più piccoli possono ancora continuare a dire la loro».