Nell’ ottobre del 1897 un gruppo di cattolici di Busto Garolfo diede vita alla Cassa rurale Cattolica di depositi e prestiti di S. Margherita. Come soci fondatori figuravano 16 persone. Dopo un anno i conti correnti attivi ammontavano a 1.717 lire e i depositi vincolati a 12.606 lire. Ottanta anni dopo, nel 1977, i soci iscritti erano 250, gli impieghi a clientela si attestavano intorno ai 5,5 miliardi di lire, la raccolta sopra i 17,5 miliardi di lire e il patrimonio pari a 1,2 miliardi di lire. Nel 1982 venne fondata la Cassa Rurale ed Artigiana di Buguggiate. Dopo un anno di attività i soci iscritti erano 131, gli impieghi erano circa un miliardo di lire e la raccolta oltre i 3 miliardi di lire. Il patrimonio ammontava a 260 milioni di lire. All’atto della fusione avvenuta nel 1999, la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate contava 1.713 soci, 301,7 miliardi di lire di impieghi, 1.070 miliardi di raccolta (diretta e indiretta) e 134,5 miliardi di patrimonio. Gli sportelli erano 12. A fine 2005, la nostra Banca ha una compagine sociale di 2.281 unità e una dimensione aziendale significativamente maggiore rispetto al 1999. Gli impieghi sono pari a 323,7 milioni di euro (622 miliardi delle vecchie lire), 776,3 milioni di euro è il totale della raccolta diretta e indiretta (1.496 miliardi delle vecchie lire) e il patrimonio supera gli 86 milioni di euro (165,7 miliardi di vecchie lire). Gli sportelli, nel frattempo, sono diventati 14. Quanta strada è stata fatta da quando quel pugno di uomini determinati, animati da grandi valori e da spirito di carità cristiana, nel 1897 hanno gettato le basi di questa nostra banca; quanto impegno e sacrificio; quante “lotte” sono costate a quattro generazioni di soci, amministratori e dipendenti per la costruzione della Bcc attuale, solida e sana; quante le realizzazioni e le iniziative che da tale impegno sono scaturite a favore della comunità. Tanto ancora c’è però da fare per consentire alla nostra banca di svolgere con modalità attuali e moderne la sua missione di volano di crescita di quel vasto territorio che raccoglie l’Altomilanese e il Varesotto. Valori come il mutualismo, l’attenzione alla società locale, la solidarietà, rimangono per noi le direttrici essenziali di comportamento, costanti di una storia di lungo periodo a cui riferirsi anche nei processi di tumultuoso cambiamento quali quelli odierni. Fondamentale è riuscire ad aggiornare queste costanti attraverso l’adattamento, l’innovazione e tutti quei fattori che consentono di riproporre in maniera valida e costruttiva il nostro modo di operare. Si tratta, in ultima analisi, di affermare continuamente con i fatti e i risultati conseguiti la nostra identità e questo richiede l’assiduo contatto con i nostri tradizionali referenti (soci, famiglie, artigiani e piccole imprese) nonché lo sviluppo del rapporto con gli altri attori del territorio: enti locali, organizzazioni del privato e sociale, del volon-essere perseguito con l’unico obiettivo di fare della Banca uno strumento sempre di più al servizio delle nostre comunità. Ascolto, attenzione e sensibilità al territorio generano fiducia e credibilità, facilitano e accompagnano la voglia di intraprendere delle comunità stesse e consentono di affermare il nostro ruolo di banca locale atta a favorire la crescita/trasformazione del territorio verso nuovi e migliori scenari di sviluppo. Per inciso, al di fuori della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, nel nostro territorio istituti di credito con queste caratteristiche di localismo e la volontà di mantenere con coerenza le proprie radici, non sono più presenti. I nostri capisaldi storici – mutualismo, solidarietà, sussidiarietà – si confrontano giorno per giorno con una dimensione sociale ed economica sempre più complessa e articolata; una realtà territoriale che tende ad accrescersi quanto a competenze istituzionali, attività economiche, sistemi produttivi e soprattutto va ad amplificarsi il contesto relazionale che è il bene più prezioso per l’identità e l’affermazione dei nostri valori e deve essere costantemente oggetto di aggiornamento, di evoluzione e di innovazione. Cari soci, il rinnovamento e l’affermazione dei nostri valori parte da noi, dalla coscienza di ognuno di noi, da come sappiamo dialogare ed aprirci alle altre comunità di questo grande e complesso territorio, dalla nostra capacità di favorirne l’integrazione. Tutto ciò nella consapevolezza che la presenza della nostra Banca di Credito Cooperativo su un territorio vasto, quale quello in cui ci proponiamo come Banca di riferimento e che ormai travalica gli insediamenti storici, porta e porterà effetti positivi in termini economici, sociali e di sviluppo sostenibile in tutti i comuni dell’Altomilanese e del Varesotto. La chiusura, la difesa di interessi particolari, l’invecchiamento senza volontà di evoluzione portano inevitabilmente al declino e alla caduta. L’apertura, la ricchezza della relazione portano allo sviluppo, alla crescita e all’affermazione della nostra identità. Il percorso iniziato oltre cento anni fa continua.
di Paolo Innocenti
«Siete una Bcc davvero dinamica»
Filippo Spina, vice direttore generale della Federazione Lombarda delle Bcc, durante la nostra ultima assemblea ha lodato il «dinamismo della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che nell’ultimo triennio ha centrato e superato tutti gli obiettivi del piano strategico e ha conosciuto una crescita davvero imponente. Sono sotto gli occhi di tutti -ha detto Spina- l’espansione territoriale che vi ha contraddistinto, con l’apertura delle filiali di Busto Arsizio, Cassano Magnago e Castellanza, e il positivo quadro economico del vostro bilancio, ormai da anni in costante crescita.Il Credito Cooperativo trova forza, oggi come in passato, proprio nel dare energia e impulso ai protagonisti della realtà locale, continuando a sviluppare e moltiplicare i rapporti con tutto il tessuto delle piccole e medie imprese. È su queste base che la vostra Bcc è cresciuta e ancora oggi trova la sua forza».