La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, nei primi tre anni di presidenza di Silvano Caglio, è diventata punto di riferimento centrale per l’economia del territorio: un obiettivo mai raggiunto prima nel corso della nostra ultracentenaria storia. La decisa sterzata nel modo di condurre la banca è arrivata grazie all’attenta programmazione messa a punto dal consiglio di amministrazione all’indomani dell’assemblea elettiva del dicembre 2002. Per prima cosa si è voluto capire dove si voleva andare. Nel piano industriale di fusione del 1999 si parlava di due aree che dovevano collegarsi tra di loro: Busto Garolfo e Buguggiate. Ma l’obiettivo era ancora lontano da raggiungere. La Bcc era una banca ancora di “campanile” e non di “territorio”. «Storicamente la nostra banca –spiega Caglio-, aveva svolto attività nei comuni di origine (Busto Garolfo, Villa Cortese, Buguggiate), ma non si era mai posta come interlocutrice primaria nei confronti di altre comunità, di enti sovraccomunali, di associazioni di categoria. Quella è stata la direzione intrapresa». E così è stato. Sei le priorità che il consiglio di amministrazione si è dato nel piano strategico del 2003: costruire un progetto sociale verso la comunità locale, potenziare i controlli interni, valorizzare il personale della banca, crescere non solo nei volumi ma anche sul territorio con l’apertura di nuove filiali, migliorare la qualità del credito e aumentare i risultati in termini di redditività ed efficienza. Il piano strategico è stato presentato all’ assemblea del maggio 2003, come riprova della volontà di trasparenza che il consiglio di amministrazione ha voluto tenere nei confronti dei soci. «Presentare dei dati che generalmente sono tenuti interni» ha spiegato in quell’occasione il presidente Caglio, «ha significato per noi impegnarci nei confronti di tutti i soci a porre in essere il cambiamento e che, levata l’anco- ra, non si sarebbe più ritornati indietro. Inoltre l’aver tenuto l’assemblea all’interno di una serie di manifestazioni organizzate sotto il PalaBcc a Busto Garolfo aveva richiamato una nuova attenzione del territorio nei nostri confronti». Finalmente passava il messaggio di una Bcc che si metteva in gioco, anche perché, già in quei mesi, aveva preso il via una febbrile serie di contatti con le associazioni di categoria e con gli enti territoriali, per far capire l’essenza della nostra presenza, il nostro messaggio, la nostra disponibilità a collaborare in iniziative che andassero a sostegno del territorio. «L’accordo con il Polo fieristico di MalpensaFiere, che a tutti gli effetti rappresenta la vetrina del nostro territorio, è stato il naturale prosieguo del cammino intrapreso», spiega ancora Caglio. Nella primavera del 2004 il lavoro di relazione dell’anno prima, inizia a dare i suoi frutti. Con le Confartigianato di Varese e Legnano, viene presentato il progetto “Uniti per rilanciare il territorio”, che ha dato il via ad una serie di iniziative per dare visibilità e valore al nord Ovest della Lombardia. «Abbiamo dapprima definito un territorio e i valori comuni, quindi, abbiamo iniziato ad operare concretamente con iniziative di formazione imprenditoriale ed agevolazioni finanziarie –spiega il presidente Caglio-. Iniziative che ci hanno permesso sempre di più di conoscerci e di lavorare in sinergia fino all’ ultima creazione; “Credito Fiducia”, in cui le strutture di Bcc e delle due Artigianfidi, per la prima volta in Italia, hanno uniformato il loro sistema di elaborare una pratica di affidamento per rendere più facile e veloce l’erogazione di finanziamenti». In questo triennio, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è cresciuta anche sul piano territoriale. Abbiamo aperto tre nuove filiali: Busto Arsizio, Cassano Magnago e Castellanza, e trovato una nuova, più prestigiosa sede per lo sportello di Varese.
«Siamo scesi in prima linea per sostenere e rilanciare la cultura dei nostri luoghi. Siamo entrati nella BA Film Commission per creare un polo cinematografico capace di portare un modo differente di fare economia nella nostra zona e di attrarre, indirettamente, nuovo turismo specie nell’area varesina», continua Caglio. Altre iniziative culturali hanno visto la Bcc protagonista: gli “Aperitivi in concerto” di Legnano, il “Premio Chiara” a Varese e quello che forse è stato l’intervento più significativo; la sponsorizzazione della “Compagnia Teatrale Felice Musazzi”, che ripropone, a teatro, le radici e la cultura popolare del nostro territorio. Inoltre abbiamo sostenuto l’intervento sull’ Oratorio di Villa Cortese, il restauro della Pala di San Giorgio e della chiesa di Cazzago Brabbia, mentre è continuata l’attenzione verso i restauri delle chiese di Busto Garolfo e di Buguggiate. Senza dimenticare gli interventi a favore della pratica sportiva, tra cui il contributo per la ristrutturazione del velodromo di Busto Garolfo. Nel triennio, il consiglio di amministrazione ha notevolmente allargato le disponibilità finanziarie, nella consapevolezza dell’importanza che parte degli utili dovessero nuovamente ritornare al territorio che li ha prodotti, sotto forma di collaborazione con le associazioni morali, sociali, culturali e sportive presenti nei Comuni dove la banca vive. «In quest’ottica abbiamo siglato un accordo con Avis Legnano perché si creasse sinergia e rete con una delle più significative associazioni di volontariato della nostra zona», sottolinea Caglio, che prosegue: «Abbiano ridisegnato il calendario del Ccr, un intervento significativo della volontà di stringere rapporti tra i soci attraverso attività culturali e ricreative che servano anche a sorpassare le tensioni degli ultimi anni e a ricompattare la compagine sociale. La crescita, insomma, è stata costante, sia nei risultati, sia nella percezione del territorio della nostra presenza, sia nella maturità del nostro consiglio di amministrazione di concentrare la sua attività sempre più sui temi di gestione efficiente e di relazioni con il territorio». Ed è così arrivato un signficativo riconoscimento, con l’ispezione della primavera del 2005 di Banca d’Italia, che, al termine del suo operato, ha percepito favorevolmente questo nuovo indirizzo della Bcc e spronato il consiglio di amministrazione nel continuare questa politica. «L’attività impostata nel triennio passato –chiosa il presidente-, porterà, nel medio periodo, questa banca, ad essere tra le più significative realtà all’ interno della Federazione Lombarda e, aspetto ancora più importante, protagonista dell’evoluzione economica e sociale del proprio territorio».