Coesione, la parola per il futuro

Tanti gli ospiti illustri: da Pier Ferdinando Casini a Romano Prodi. Circa duemila i rappresentanti di tutte le Bcc italiane. La “Carta della coesione” approvata all’unanimità

Il 13esimo convegno nazionale del Credito Cooperativo, svoltosi a Parma dal 9 all’11 dicembre 2005, sarà ricordato come il primo passo verso lo slancio della “rete” delle Bcc all’interno del Sistema Italia. “Controcorrente. Autonomia e coesione. Strategie del Credito Cooperativo per la qualità della rete e lo sviluppo delle comunità locali”: questo il titolo della tre giorni tenutasi al Palacassa della città emiliana, che ha visto quasi duemila partecipanti in rappresentanza delle Bcc-Cr e due personaggi della politica italiana di prestigio: Pier Ferdinando Casini (presidente della Camera) e Romano Prodi, leader dell’Unione. Dopo un dibattito preparatorio, che ha coinvolto la base del movimento del Credito Cooperativo, è stata adottata la proposta di migliorare la qualità della rete attraverso meccanismi che garantiscano l’autonomia delle singole Bcc e contemporaneamente una più forte coesione complessiva. «Fino a oggi – è stato il commento di Alessandro Azzi, presidente di Federcasse – abbiamo potuto definirci un sistema a rete tra virgolette. La proposta che presentiamo oggi costituisce un’evoluzione decisiva, un passaggio di grandissima portata sul piano culturale e su quello pratico». Il progetto di coesione è stato delineato da Franco Caleffi, direttore generale di Federcasse: «Il nuovo “Fondo istituzionale di protezione della clientela” rappresenta il fattore strategico che può far conseguire un significativo passo avanti all’interno del sistema del Credito Cooperativo». I tre elementi strategici che porteranno alla realizzazione del progetto sono stati indicati nell’outsourcing, nel marchio e nella formazione identitaria. Elementi contenuti nella “Carta della coesione”, approvata all’unanimità dall’assemblea, che è la naturale prosecuzione della “Carta dei valori” (adottata nel XII Convegno di Riva del Garda): «La carta – ha continuato Azzi – prende le mosse da una significativa premessa, che costituisce il ponte con la Carta dei valori, che è e rimarrà la piattaforma valoriale della comunità delle nostre Bcc». All’ultima giornata del convegno hanno partecipato Luigi Marino, presidente di Confcooperative, Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl, Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit e Lamberto Dini, vicepresidente del Senato: «alle Bcc – ha detto Marino – spetta il compito di accompagnare le piccole e medie imprese del Paese verso il processo di integrazione, di crescita dimensionale e di internazionalizzazione.

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