Dalla banca alla mensa dei poveri quando la solidarietà fa sistema

Avis e Bcc insieme contro vecchie e nuove povertà con il progetto “Aggiungi un piatto a tavola” a sostegno del Banco Alimentare. Le operazioni bancarie "diventano" cibo
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Nell’immagine in evidenza, da sinistra, il presidente della Bcc Roberto Scazzosi, il presidente di Avis Legnano Roberto Stevanin e Marco Magnelli, direttore del Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus, alla firma del progetto “Aggiungi un piatto a tavola”. Sopra, in tabella delle equivalenze alimentari dell’accordo: a ogni operazione bancaria corrisponde un numero di piatti donati.

Un nuovo conto corrente equivale a 4 piatti, la stipula di un’assicurazione per la vita ne assicura ben 64, mentre l’attivazione di un finanziamento per la casa addirittura 866. Sono le nuove “equivalenze alimentari” messe a punto dalla nostra Bcc, che si è impegnata nel progetto “Aggiungi un piatto a tavola” per sostenere chi è in difficoltà, fornendo dei pasti alla mensa dei poveri. L’iniziativa rientra in una convenzione “a tre” stipulata tra la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, l’Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” – Onlus e Avis Legnano, con lo scopo di sostenere le vecchie e nuove povertà. Concretamente, per ogni operazione bancaria effettuata dai soci Avis in una filiale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, si genera un contributo al Banco alimentare della Lombardia che si converte in numero di piatti per le mense dei poveri sul territorio. «Nello spirito di quello che da anni è il nostro slogan, “Aiutiamoci a crescere”, con questa operazione facciamo sistema: generiamo un valore che diventa beneficio per chi sta vivendo una condizione di difficoltà -spiega il presidente della Bcc Roberto Scazzosi-. Il nostro obiettivo è di estendere ad altri soggetti questa rete di solidarietà; per questo abbiamo coinvolto anche Avis Legnano, un sodalizio che ha in comune con noi gli stessi valori: un’associazione di volontari con la cultura del dono e una banca che si fonda sui principi della cooperazione, della solidarietà e del mutuo soccorso. Da oltre un decennio abbiamo intrapreso un percorso comune, unendo le forze in un progetto a favore dei bisogni del territorio». Sempre più persone, anche in Italia e anche nel nostro territorio, fanno fatica ad avere i soldi per acquistare il cibo, come testimonia il numero sempre in crescita di persone che si rivolgono alle mense dei poveri. Un bisogno che riguarda non solo stranieri, ma anche italiani che, per una serie di motivi, si ritrovano in serie difficoltà anche solo nel reperire il “pane quotidiano”. «Avis Legnano da oltre 70 anni opera, grazie ai suoi volontari, per rispondere a un bisogno primario, quello del sangue – dichiara il presidente Roberto Stevanin -. Come associazione del territorio abbiamo da tempo intrapreso un cammino comune con la Bcc per identificare i bisogni cui si può contribuire a dare una risposta e che abbiamo individuato nelle situazioni di povertà in cui si sono venute a trovare le persone che in questi anni di crisi hanno perso il lavoro e si sono rivolte alle mense per i poveri. Partendo da questo dato di fatto abbiamo studiato con Bcc e Banco Alimentare un progetto di sistema che proporremo ai nostri donatori: un’operazione bancaria crea sempre un valore per la banca, ma se questa è effettuata con la Bcc, questo valore si converte in un gesto di solidarietà tangibile verso chi ha bisogno». Come partner del progetto è stato scelto Banco Alimentare, fondazione nata nel 1989 con lo scopo di combattere la fame e lo spreco attraverso la raccolta di derrate alimentari ancora commestibili ma non più commercializzabili. Per la realizzazione del progetto Avis Legnano e Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate hanno individuato quale destinatario del ristorno delle operazioni bancarie, il Programma denominato Siticibo dell’Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” – Onlus attiva nella zona di Legnano dal 2009 nel recupero delle eccedenze di alimenti freschi e cucinati che altrimenti rischierebbero di finire in discarica. Soltanto nei primi sei mesi del 2014 i volontari di Siticibo hanno raccolto nelle scuole di Legnano 630 kg di pane e 654 di frutta; nelle aziende un totale di 11mila 223 piatti fra primi, secondi e contorni, 106 kg di pane e 86 di frutta. «Siamo grati ad AVIS e BCC -dichiara Marco Magnelli, direttore del Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus- per la scel – ta di intraprendere un’operazione economica a favore del bene comu – ne, in questo grave momento di Emergenza Alimentare per le oltre 1.330 associazioni convenzionate con il Banco Alimentare, che ogni giorno aiutano più di 236.000 persone nella nostra regione. Il sostegno ci permette di incrementare ancor di più il quotidiano recupero di alimenti e la loro redistribu – zione nelle aree mag – giormente in difficoltà del nostro territorio. Il sostegno elargito verrà da noi total – mente impiegato nella gestione del personale e degli automezzi coin – volti nel raccolto e ridistribuzione degli alimenti». La valorizzazione in piatti della tabella non riguarda il valore del cibo, che in realtà viene donato dalle strutture della ristorazione organiz – zata che, invece di buttarlo, lo por – zionano e lo conservano, ma tiene in considerazione il valore dei costi che i volontari di Siticibo sostengo – no per garantire il ritiro dei piatti e la consegna alle mense dei pove – ri. Nello specifico, la conversione dell’operazione bancaria in piatti avviene sulla base di una tabella che con – sidera il valore dell’o – perazione stessa: si va dai 4 piatti per l’aper – tura del conto corren – te o l’attivazione di un bancomat o di altra carta ai 357 per l’atti – vazione di una consu – lenza avanzata e che culmina negli 866 per il finanziamento casa. Bcc e Avis avviano il progetto stanziando un primo con – tributo di 7mila piatti.

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Sopra, il volantino di presentazione dell’iniziativa congiunta tra Avis Legnano e la nostra Bcc. Sotto, il pubblico alla conferenza stampa in cui è stato firmato l’accordo con il Banco Alimentare.

Con “piatto” si intende l’unità di misura del pasto della mensa dei poveri: spesso può trattarsi solo di un primo, sovente solo di un secon – do o, a volte, di entrambe le cose. Per aderire all’operazione, è suffi – ciente presentarsi in una filiale della Bcc con la propria tessera Avis.

Cos’è il Banco Alimentare?

Il Banco Alimentare, una fondazio – ne nata nel 1989 che ha la propria sede nazionale a Milano, è una gran – de organizzazione che opera lungo tutto l’arco dell’anno “per la lotta contro la fame e lo spreco” attraver – so la raccolta di derrate alimentari ancora commestibili ma non più commercializzabili. I canali attraverso i quali vengono forniti questi prodotti sono essen – zialmente quattro: le donazioni delle agenzie (Agea e Ente Risi) che trattano le eccedenze comunitarie e quelle dell’industria agroalimentare rappresentano la gran parte delle derrate che giungono ai magazzini del Banco. Poi ci sono i “resi” prove – nienti dalla grande distribuzione e le donazioni raccolte con la Colletta Alimentare. Proprio il 29 novembre si è svolta la 18esima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, con la raccolta di cibo da parte di volontari nei principali supermercati italiani. I prodotti raccolti dal Banco Alimentare (oltre 44mila tonnellate nel 2003, oltre 53mila l’anno scor – so) vengono immagazzinati nelle 19 sedi locali e ridistribuiti (gratuita – mente) a enti benefici, case alloggio, comunità, gruppi Caritas e altri ope – ratori sociali. Negli ultimi anni la Fondazione ha dato vita ad altri progetti che, seppur appena partiti, rappresen – tano spunti importanti per il futu – ro: “Siticibo” ad esempio è stato sviluppato a Milano e si occupa di raccogliere i cibi cotti ma non uti – lizzati nelle grandi mense. È degli ultimi tempi inoltre la (bella) noti – zia dell’avvio del progetto “Pronto Fresco” con il quale il Banco intende recuperare prodotti freschi nei punti vendita della Grande Distribuzione. Tra l’altro, la sede pilota per que – sta esperienza, è stata un grande magazzino della catena Carrefour a Gallarate. L’esperienza del Banco Alimentare italiano, nato sullaspinta di don Luigi Giussani e del cavalier Danilo Fossati (proprietario della Star), è stata mutuata da quella nata negli Stati Uniti alla fine degli anni ’60 grazie all’iniziativa di John Van Hengel che a Phoenix diede vita alla prima Food Bank. Negli anni ’70 nacque il network nazionale, Second Harvest, che oggi conta più di 200 banks affiliate che raggiungono 23 milioni di poveri ogni anno. Nel 1984 è Bernard Dandrel a importare le iniziative di questo tipo in Europa: le prime banques nacquero quindi in Francia e Belgio, le prime nazioni confederate nella Federazione Europea(Feba). Di questo organismo fanno oggi parte dodici federazioni nazionali: se la Francia mantiene la leadership per derrate raccolte, l’Italia da molti anni è il secondo Paese per quantità di prodotti gestiti.

 

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Press box

 

Cos’è Siticibo?

Il programma Siticibo nasce come opportunità di sostegno alle vecchie e nuove povertà, raccogliendo cibo fresco che in poche ore viene consegnato nelle strutture caritative che assistono persone bisognose. L’Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus, che aderisce alla rete del Banco Alimentare, gestisce il progetto Siticibo nella regione e, dal 2009, nella zona di Legnano, Busto Arsizio e comuni limitrofi. La possibilità di realizzare questo progetto nasce dalla legge 155/2003, detta del Buon Samaritano, del 16 luglio 2003 che permette di recuperare cibo fresco a scopo benefico. Siticibo è un programma nazionale della Rete Banco Alimentare nato a Milano per recuperare le ingenti quantità di prodotti alimentari freschi e cucinati, che avanzano nel settore della ristorazione organizzata. L’organizzazione si è dotata di tutte le procedure di sicurezza alimentare necessarie per garantire l’igiene degli alimenti, assicurandone l’integrità e l’appetibilità, evitando di sprecare del cibo che altrimenti finirebbe in discarica. Destinatati del cibo recuperato sono gli enti caritativi che assistono persone con disagi. Tra questi ci sono le mense dei poveri numerose anche nel nostro territorio. Per recuperare il cibo, i volontari di Siticibo si recano quotidianamente nelle mense aziendali convenzionate per il ritiro delle eccedenze. Gli alimenti sono conservati in vaschette multi porzione e mantenuti rispettando le procedure della “catena del freddo”.

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PER APPROFONDIRE

Avis Legnano “Cristina Rossi”: oltre mezzo milione di donazioni in quasi 80 anni di attività

13Oltre 16mila donazioni in un anno, 7.400 donatori attivi e 425 nuovi iscritti solo nel 2014: sono numeri di tutto rispetto quelli registrati dalla sezione Cristina Rossi dell’Avis di Legnano, sodalizio no-profit che si prepara a spegnere 80 candeline nel 2015. Avis è una Onlus costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue. Alla sezione di Legnano, una delle più attive della Lombardia, fanno capo 9 gruppi comunali del legnanese (Rescaldina e Rescalda, Cerro Maggiore e Cantalupo, Busto Garolfo, Canegrate, San Giorgio su Legnano, Villa Cortese, Dairago e San Vittore Olona, oltre che Legnano). Al 31 ottobre 2014 i soci attivi della sezione di Legnano sono 7412; gli ex soci (donatori che per motivi di salute non possono più effettuare donazioni, ma che partecipano attivamente alla vita associativa) sono 6638. Complessivamente, quindi, l’attività di Avis interessa circa 14.050 persone. Dalla fondazione al 31 ottobre 2014 le sono state 548.650. Avis Legnano soddisfa completamente il fabbisogno dell’Ospedale di Legnano, e concorre al fabbisogno dell’ospedale Niguarda di Milano operando presso la propria Unità di Raccolta. In Avis Legnano lavorano, quotidianamente, 24 dipendenti e collaboratori. La sede si trova in via Girardi 19/G, nel rione Canazza: costruito nel 1996 con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, l’edificio è stato ampliato nel 2007 grazie anche al contributo della nostra Bcc, per far fronte al numero sempre crescente di soci. Dal 2009 la sezione è guidata dal presidente Roberto Stevanin.

 

 

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