Università: studenti di Liuc e Insubria preparati e competitivi per il mercato del lavoro, l’attesta il rapporto di Almalaurea

Laureati - Università Insubria
Laureati - Università Insubria (foto concessa dll'ufficio stampa)
Il rapporto conferma la qualità delle università locali del nostro territorio

Dalle nostre Università locali escono studenti preparati e competitivi, con alti tassi di occupazione. Lo conferma il XXVI Rapporto Almalaurea 2024 presentato a Trieste. L’annuale valutazione sulle prestazioni dei 78 atenei italiani affiliati al consorzio è stata al centro del convegno «Laureati e dimensioni internazionali: dall’università al mercato del lavoro», organizzato in collaborazione con l’Università di Trieste e il Ministero dell’Università e della ricerca.

I dati sono descritti in due dossier, con due tagli differenti: il profilo dei laureati e la loro situazione occupazionale a uno e cinque anni dal conseguimento del titolo. In entrambi sono proposti sia un resoconto generale sullo stato dell’istruzione universitaria in Italia che dati specifici riguardanti le singole istituzioni. Complessivamente, sono stati coinvolti circa 300.000 laureati del 2023 per ottenere una panoramica delle loro caratteristiche principali, e 660.000 laureati per analizzare i risultati ottenuti sul mercato del lavoro.

Liuc

I dati di occupazione relativi ai laureati del 2023 parlano chiaro: ad un anno dalla laurea magistrale Economia si attesta all’88% (media Almalaurea dell’82.3%) mentre Ingegneria al 92.6% (media Almalaurea del 91.8%). Il tasso di disoccupazione è pari al 6% per Economia e al 5.1% per Ingegneria ed il tempo medio per trovare un’occupazione è pari a 2 mesi dalla data di laurea. A distanza di 3 anni dalla laurea si sale all’89.6% di occupati per Economia (con un tasso di disoccupazione pari al 3.1%) e al 92.7% per Ingegneria (con tasso di disoccupazione del 2.6%). A distanza di 5 anni dalla laurea, Economia si attesta al 92.5% (tasso di disoccupazione pari al 2.3%) e Ingegneria al 91.8% di occupati (tasso di disoccupazione del 4.3%).

Insubria

L’83,8% dei laureati triennali che non si sono iscritti a un corso di secondo livello a un anno dal conseguimento del titolo ha un impiego: la media nazionale è del 74,1% e quella lombarda è del 79%. Lo stipendio medio mensile netto è di 1.488 euro, superiore alla media italiana e lombarda, rispettivamente pari a 1.384 euro e 1.413 euro.

Anche il tasso di occupazione dei laureati magistrali rimane molto elevato: a un anno dal conseguimento del titolo è dell’82,7%, con uno stacco netto rispetto alla media nazionale del 75,7% e uno stipendio medio di 1.650 euro, rispetto ai 1.432 euro della media nazionale e ai 1.489 euro della Lombardia. A cinque anni dal conseguimento del titolo, il livello di occupazione è ancora più alto: è del 91,7%, con una retribuzione media mensile netta di 1.969 euro rispetto ai 1.768 euro della media nazionale.

Il 67% degli occupati a un anno dalla laurea dichiara di utilizzare in misura elevata nel proprio lavoro le competenze acquisite durante il percorso di studi, a cinque anni dalla laurea l’80,5% ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro svolto.

Tra i laureati triennali dell’Insubria il 3,3% è di cittadinanza straniera, il 6,3% proviene da altre regioni italiane, il 50,8% ha conseguito un diploma di tipo liceale e il 41,8% un diploma tecnico.

L’età media al momento del conseguimento della laurea è di 25 anni, nello specifico di 24,4 anni per i laureati di primo livello e di 26,3 anni per i magistrali biennali. Il 66,5% completa gli studi universitari in corso rispetto al 61,5% della media nazionale.

Il voto medio di laurea è di 100,2 su 110 per i laureati triennali, di 107,9 per i magistrali e di 107,4 per i magistrali a ciclo unico. Il 55,6% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi, il 10,7% ha partecipato al programma Erasmus, rispetto al 9,8% di media nazionale, e il 69,3% ha lavorato durante gli studi.

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