Sviluppare la capacità critica è l’obiettivo principale della XVI edizione del progetto Giovani Pensatori dell’Università dell’Insubria, che quest’anno è intitolato «Scienza, filosofia, storia e democrazia» e presenta due grandi novità: un convegno dedicato a Giacomo Matteotti antifascista, nel centenario della morte, e il focus RigeneraBene per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
Il progetto Giovani Pensatori, che è dedicato alla formazione alla cittadinanza attiva e nel 2023-24 ha raggiunto più di diecimila studenti delle scuole secondarie, è promosso dal Centro internazionale Insubrico in collaborazione con il Dipartimento di Scienze teoriche e applicate, in particolare con i corsi di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo e in Informatica, e con il Dipartimento di Diritto economia e culture e il Dipartimento di Economia.
Con un marcato impianto interdisciplinare e transdisciplinare, la proposta formativa per l’anno scolastico 2024-25 comprende due convegni, quindici conferenze, due concorsi, tre festival, sette progetti e tre programmi radiofonici. «Con questa varietà di proposte anche la XVI edizione sollecita gli studenti di ogni ordine, grado e indirizzo scolastico a sfidare la complessa trama dello sviluppo del pensiero occidentale – spiega il professor Fabio Minazzi, direttore scientifico del Centro internazionale Insubrico –, ritornando all’asse costitutivo dell’orizzonte storico entro il quale la scienza, la filosofia e la democrazia si collocano accanto alla storia».
Non mancano le voci dei classici della scienza, come Galileo esplorato nella ricerca di Massimo Bucciantini dell’Università di Siena, della filosofia con la presentazione dedicata a Kant nella mostra «Sapere Aude!», curata da Antonino Falduto dell’Università di Ferrara, e nella conferenza con Florinda Cambria, Fabio Minazzi ed Elisabetta Scolozzi, così come le voci della letteratura, con Dante protagonista dello spettacolo teatrale «Amor mi mosse, che mi fa parlare», organizzato dagli studenti Riccardo Morandi, Pietro Panzeri e Mattia Ruffoni del Liceo Geymonat di Tradate.
Tuttavia il fulcro del progetto di quest’anno è la storia, incentrata sulla figura di Giacomo Matteotti a cui sono dedicate cinque iniziative: il Convegno internazionale «Giacomo Matteotti antifascista: una vita per la democrazia (1924-2024)», organizzato in collaborazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario della morte di Matteotti, in cui sono in programma la lectio magistralis di Massimo Luigi Salvadori dell’Università degli Studi di Torino, la testimonianza della nipote Luisa Steiner e interventi di una ventina di eminenti studiosi; la proiezione del film «Il delitto Matteotti» (1973, regia di Florestano Vancini), con introduzione storico-filosofica di Fabio Minazzi, Antonio Orecchia e Andrea Bellavita; il reading teatrale «Di rosso e di nero» scritto e interpretato da Elisabetta Vergani di Farneto Teatro; l’incontro all’Istituto Salesiano Maroni di Varese con Andrea Franzoso, autore del libro per ragazzi «Lo chiamavano tempesta. Storia di Giacomo Matteotti che sfidò il fascismo» (DeAgostini 2024); il concorso cinematografico per il «Premio Matteotti Giovani» curato da Giovanna Brebbia e aperto ai filmmaker dai 14 ai 19 anni, e il «Premio Giacomo Matteotti Junior», per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado.
«Le linee programmatiche dell’attività formativa con ricaduta progettuale negli ambiti dell’educazione civica, dell’orientamento e dei Pcto per le scuole della rete del progetto dei Giovani Pensatori e non solo – specifica Stefania Barile, coordinatrice del progetto –, sono fondamentalmente tre: il valore della democrazia a partire dalla figura di Giacomo Matteotti, l’approfondimento sulla cultura ebraica con la collaborazione della Fondazione Cdec di Milano e la partecipazione di Gadi Schonheit, consigliere nazionale dell’Unione Comunità ebraiche italiane, per la Giornata della Memoria con un’apertura progettuale con la visita alla Sinagoga e al Memoriale della Shoah a Milano e un laboratorio alla Fondazione Cdec, la formazione dei giovani sulla gestione dei beni confiscati alle mafie nelle province di Varese e di Como con il progetto e il concorso RigeneraBene, che permetterà ai giovani pensatori di visitare alcuni beni confiscati già assegnati ed altri ancora da assegnare intorno ai quali progettare nuove idee di riutilizzo sociale per una rigenerazione urbana».
Nato dalla necessità operativa ereditata dal progetto interaccademico e interdipartimentale «Per la Libertà: un’Università contro le mafie» concluso a giugno con la partecipazione di 1413 studenti, il progetto «RigeneraBene» è stato ideato dall’omonimo tavolo di lavoro che comprende docenti universitari, commercialisti, un amministratore giudiziario, docenti delle scuole secondarie di secondo grado, le Acli e i Centri Enaip di Varese e di Como, Libera del coordinamento di Varese, e i referenti dei beni confiscati già assegnati per il riutilizzo sociale nei territori delle province di Varese e di Como. Il concorso «RigeneraBene» rivolto agli studenti delle scuole superiori raccoglierà idee progettuali per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, che verranno presentate in occasione dei seminari di maggio.
Altre interessanti iniziative riguardano il fenomeno del gender gap che verrà affrontato dalla sociologa Francesca Bianchi dell’Università di Siena, con Stefania Barile, Sabrina Ditaranto, sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Milano, Valentina Grassi di Amnesty International locale Varese, e Stefania Passiu dell’Associazione SiCura; la questione dell’intelligenza artificiale con un seminario a cura di Sabrina Sicari dell’Università dell’Insubria; le fragilità territoriali secondo l’ultimo Rapporto Istat con Francesco Figari dell’Università del Piemonte Orientale, e Chiara Gigliarano della Liuc-Castellanza.
Continuano infine i progetti del format «Legalità come prassi» dedicati alla sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale, come «Varese BiodiverCity» e «Varese BiodiverCity Inclusive», in co-progettazione con l’amministrazione comunale di Varese, «Parlamento mondiale» in collaborazione con l’Università della Calabria, «Service-Learning università e territorio» nelle scuole secondarie di primo grado con il corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo e il Centro universitario teatrale dell’Università dell’Insubria, coordinato da Giulio Bellotto, coinvolto anche nel progetto «Bibliochangers 20-30 Shape your space», promosso dalla Biblioteca Comunale G.B. Roggia e diretto da Claudia Giussani in collaborazione con l’Università Liuc, le Associazioni «Noi del Tosi» e «Amici della Biblioteca capitolare di Busto Arsizio» e interamente finanziato dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.