“Quando parliamo di “buon potere” non possiamo che “prender in considerazione quello che si mette al servizio del prossimo, della comunità e dei territori”, ha sottolineato il Presidente Onorario di iDEE, Alessandro Azzi, nonché Presidente della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo. “Prendersi cura, dunque, mettersi al servizio: questo è l’approccio che deve guidare i nostri passi per riconoscere e valorizzare quelle componenti e sensibilità oggi non ancora pienamente implementate, che possono fare la differenza. Solo così diventa sostenibile, sostiene e supporta, diventa ricevibile e condivisibile da chi lo esercita e da chi ne deve tener conto”. Un ruolo fondamentale è giocato dall’educazione: “le BCC devono essere agenti educativi, non devono solo formare ma accompagnare, guidare e condurre. Devono educare”.
La soluzione per superare gli stereotipi di genere, è “quella dell’alleanza, dell’osmosi, della ricerca di creare occasioni affinché venga riconosciuto il merito a prescindere dal genere. Il potere è un fenomeno umano che riguarda sempre le relazioni tra persone e che prevede e genera una forma sempre variabile di interdipendenza. Ed è costituito anche da una forma di energia in grado di orientare modellare, far cambiare le cose, nella realtà. E’ uno strumento che si può utilizzare per ottenere questo o quel fine”.
“Potere” inteso non come sostantivo ma come “verbo”, quello del fare, del fare ancora meglio. Uno strumento e non un fine, per generale valore economico e umano. Quel potere che oggi, in alcuni casi, è ancora impossibile per le donne e che, altre volte, anche quando viene raggiunto diventa “insostenibile”.
E’ stato questo il tema al centro della 19° Convention di iDEE, l’Associazione delle donne del Credito Cooperativo che si è tenuta il 28 ottobre presso la Sala Thierry Salom dell’Arena del Sole a Bologna.