I distretti del commercio in Lombardia creano ricchezza sia per gli abitanti che per i turisti

L'unione fa la forza e rende vive le nostre città. Il il commercio locale diventa elemento trainante delle promozione del territorio.

I distretti del commercio sono la risposta del commercio nei centri storici o nei quartieri, alla massiccia e competitiva presenza di grandi centri commerciali nelle aree urbane o extraurbane.  Nascono nelle più importanti città d’Europa negli anni ‘90 e si diffondono velocemente in numerosi centri cittadini in tutto il mondo.

Al modello distrettuale lombardo hanno aderito il 52% dei comuni della regione.Il risultato: un effetto leva di 3,2 volte le risorse pubbliche stanziate dal 2008, anno della nascita dei Distretti. “Un risultato – spiega il Vicepresidente Vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti – possibile grazie al lavoro sinergico dei soggetti coinvolti con l’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, che ha permesso di arrivare ad un risultato più che buono”.

Lo scopo principale del Distretto è quello di incentivare il commercio, da intendere come elemento trainante delle promozione del territorio, anche in ottica turistica. E’ quindi un vero e proprio polo attrattore i cui benefici si estendono dall’ambito commerciale ad altri ambiti connessi con la qualità della vita cittadina.

“I Distretti del Commercio sono un chiaro esempio di una politica di rigenerazione dei luoghi, capace di incanalare energie, idee e visioni degli attori delle comunità. Tra questi il Terziario, che per la sua naturale predisposizione a porsi al centro delle dinamiche economiche e di relazione ha assunto l’onore e l’onere di essere protagonista in un processo di trasformazione, accelerato dalla pandemia, che va accompagnato e indirizzato. Bene, in questo senso, anche le risorse stanziate dal PNRR per la rigenerazione urbana”.

Attraverso una collaborazione tra associazioni di categoria nel settore del Commercio e dell’Artigianato, della Camere di Commercio locale, della Regione, del Comune di riferimento, e attraverso il coordinamento di un Manager Senior e di un Manager Junior,  vengono intraprese delle azioni strategiche, sinergiche e condivise, con l’obiettivo di sviluppare e accrescere l’attrattività, la fruibilità, la visibilità, il commercio e la qualità della vita di uno specifico territorio, che chiameremo appunto “Distretto”.

Il bando distretti del commercio 2022-2024  destina gli oltre 47 milioni di euro stanziati a tutti i 151 distretti che hanno presentato un progetto, il che dimostra l’efficacia del partenariato pubblico-privato nel saper costruire proposte valide e concrete.

Riconoscendo il ruolo del commercio come fattore strategico di sviluppo economico e di crescita sociale del territorio, Regione Lombardia, con decreto del Direttore Generale al Commercio, Fiere e Mercati n. 8951 del 7 agosto 2008, ha approvato il primo bando per promuovere i “Distretti del Commercio per la competitività e l’innovazione dei sistemi distributivi nelle aree urbane della Lombardia” in attuazione dei criteri stabiliti con deliberazione n. VIII/7730 del 24 luglio 2008.

I Distretti del commercio da qui ai prossimi 2 anni interverranno su driver specifici – rigenerazione urbana, digitalizzazione, sostenibilità e riqualificazione – in aree definite e caratterizzate da peculiari esigenze di sviluppo, partendo da vocazioni tematiche finalizzate all’attrattività territoriale, che vanno dalla valorizzazione commerciale ai percorsi turistici, passando dall’enogastronomia e dalla valorizzazione dei mestieri tradizionali.

“Quella dei Distretti è una politica di valore che genera valore. Valore commerciale e urbanistico, che insieme creano valore patrimoniale per i nostri centri urbani. E, ancora, valore sociale e culturale. Tutto questo partendo dai territori, dalle loro esigenze, peculiarità e visioni: una formula – conclude Massoletti – possibile grazie ad un altro genere di valore, tipico lombardo, immateriale ma con ricadute concrete, quello della sussidiarietà”.

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