La Notte dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.
Si tiene l’ultimo venerdì di settembre in più di 300 città europee proprio per far conoscere la ricerca e i ricercatori a tutti, con uno stile diverso: divertente e coinvolgente.
La data da segnarsi quest’anno è il 30 settembre, anche l’Università dell’Insubria parteciperà con eventi che si svolgeranno nelle sedi di Como, Varese e Busto Arsizio.
L’Università dell’Insubria presenta il tema “La scienza ribelle”, prendendo spunto dalla famosa citazione del fisico e matematico Freeman Dyson “Da Galileo agli astronomi amatoriali di oggi, gli scienziati sono da sempre dei ribelli. Come gli artisti e i poeti, sono spiriti liberi che resistono alle restrizioni che le loro culture gli impongono. Nella ricerca delle verità della natura, sono guidati tanto dall’immaginazione quanto dalla ragione e le loro più grandi teorie hanno l’unicità e la bellezza delle grandi opere d’arte”.
Obiettivo dichiarato: entrare in contatto con la ricerca e con i ricercatori, fare domande e soddisfare la curiosità di tutti; oltretutto con la volontà di divertirsi.
il programma previso degli eventi che l’Università dell’Insubria mette in programma nelle sue sedi sono così riassumibili:
Per la città di Como sono previsti incontri destinati alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, ma aperti anche al pubblico interessato.
Dalle 9.30 alle 12.30 nella piazza dell’Università, via Valleggio la ricercatrice Laura Rampazzi mostrerà al microscopio come le pietre si sono “ribellate” agli artisti cambiando colore. Dalle 9 alle 17, nel contesto della valutazione della qualità dell’aria, verrà invece mostrato agli studenti in maniera partecipativa, un aspetto poco conosciuto del lavoro del ricercatore: la pubblicazione di articoli scientifici.
Dalle 14.00 alle 16:45 saranno esposte le opere della mostra “Dire l’indicibile – La sovrapposizione quantistica”, precedentemente esposta al Museo della Seta di Como e organizzato in concomitanza con l’Italian Quantum Weeks. Presenti le docenti di fisica Maria Bondani e Alessia Allevi, che modereranno l’incontro con gli autori dalle 16.45 alle 18.00.
Alle 15.00 la professoressa Antonietta Mira presenterà in aula magna di via Valleggio e contemporaneamente via streaming il libro La pandemia dei dati.
Alle 15.30 gli studenti dell’Insubria racconteranno la propria esperienza all’edizione del Premio Asimov per l’editoria scientifica, mentre a partire dalle 14 sarà attivo il laboratorio su bolle di sapone e superfici minime: un percorso accompagnato da giovani tutor che risponderanno a tutte le curiosità.
Presenti i docenti dell’Ateneo anche nella sede di Sant’Abbondio, l’appuntamento sarà al chiostro alle ore 11.00 con la professoressa Roberta Minazzi che illustrerà il legame fra turismo e territorio, gli elementi che in questo momento storico permetto a una destinazione di differenziarsi dalle altre e quindi essere maggiormente competitiva.
Anche al Campus Bizzozero di Varese gli incontri saranno rivolti alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e aperti anche al pubblico interessato.
Le attività riguarderanno concetti legati all’informatica (numeri binari, ricerca e pixel), la possibilità di partecipare ad una dissezione di cuore fatta da un tutor sul posto – i partecipanti avranno a disposizione dei cuori veri da poter toccare – creare gli organuli cellulari con del pongo, una sessione interattiva creata con immagini di microscopia elettronica a scansione.
Verranno inoltre organizzate attività strutturate per far conoscere l’importanza dei problemi del sonno e il ruolo della ricerca scientifica per identificarli e risolverli, esperienze dirette nel laboratorio di morfologia umana alla scoperta della microscopia luce ed elettronica per guardare con occhi diversi le cose di tutti i giorni ed esperienze in laboratorio con una sessione pratica in cui si eseguirà l’estrazione di Dna dalla frutta.
I ragazzi saranno coinvolti in altre attività pratiche come la preparazione dei mangimi, attività di gioco per imparare a riconoscere i batteri e potranno visitare tre laboratori “a cielo aperto” sullo sviluppo di piante con sistemi di illuminazione innovativi (Coelux) per ambienti interni, sull’osservazione delle radici di piante di vite e il progetto Pan-Europeo per il confronto delle migliori tecniche di ripristino di foreste di querce.
Infine, in Piazza a Busto Arsizio, Sabato 1° ottobre dalle 15.00 alle 19.00 i docenti mostreranno dove può arrivare la scienza ribelle, attraverso lo studio al microscopio che ci offre la libertà di guardare dentro le cose. Quali? Il Dna, il Ph, la chimica, il limone orologio, gli zuccheri, i magneti e soprattutto il riciclo dei materiali.